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Ius culturae, di cosa stiamo parlando?

Ius culturae, di cosa stiamo parlando?

E' ripreso il dibattito in commissione alla Camera. E' da 15 anni che la riforma della cittadinanza viene discussa in Parlamento

08 ottobre 2019, 12:52

Redazione ANSA

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Una manifestazione sulla cittadinanza in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una manifestazione sulla cittadinanza in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Una manifestazione sulla cittadinanza in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo diversi stop and go è ripreso questa settimana in Commissione alla Camera il dibattito sulla cittadinanza con la proposta di legge sullo ius culturae

Il testo legge, a prima firma Laura Boldrini, riprende quello approvato dalla sola Camera nella scorsa legislatura. Nell'ottobre 2018 - infatti - Leu aveva ottenuto l'incardinamento in Commissione della proposta di legge.

Il ddl Boldrini prevede sia lo ius soli, cioe' l'acquisizione della cittadinanza italiana da parte dei bambini nati in Italia da genitori stranieri regolarmente residenti nel nostro Paese, sia lo ius culturae. Una legge richiesta sin dal 2007 dalle associazioni cattoliche, dalle Acli agli scout, e dalle associazioni impegnate in favore dell'integrazione. Con lo ius culturae è prevista la possibilità di acquisizione della cittadinanza, su istanza del genitore, da parte del minore che abbia frequentato un corso di istruzione primaria o secondaria o un percorso di istruzione o formazione professionale

E' da quindici anni anni che in Parlamento si discute di una riforma in materia di cittadinanza.

TUTTI I TENTATIVI DI RIFORMA - Tra il 2003 e il 2004 la commissione Affari Costituzionali della Camera esamina diverse proposte parlamentari ed elabora un testo unificato che, dopo l'esame in commissione, approda in Aula ma viene rimandato in commissione il 16 maggio 2004 e lì si blocca. Nella XIV legislatura la Camera ci riprova. Se ne riparla a partire dal 3 agosto 2006 con una indagine conoscitiva. Nel gennaio 2008 per il testo sembrerebbe la 'volta buona' dopo una discussione in commissione ma la legislatura si interrompe e l'iter deve ricominciare da capo. Anche la successiva legislatura mette all'ordine del giorno la questione ma il 12 gennaio 2010 il testo approda nuovamente in Aula e nuovamente viene rimandato in commissione per approfondimenti. Il 14 giugno 2012 parte un nuovo tentativo di riforma in commissione con l'esame di alcune proposte, concluso l'esame preliminare delle proposte di legge la commissione non riesce però a elaborare un testo base e l'esame viene interrotto l'8 novembre 2012. Nel giugno del 2013 si riprende l'esame alla Camera ed è stato approvato a metà ottobre del 2015 ma non è stato esaminato al Senato per lo scoglimento delle Camere.

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