Il generale musulmano Muhammadu Buhari che si insedia come presidente in Nigeria, ha battuto nelle ultime elezioni il capo di stato uscente Goodluck Jonathan portando per la prima volta in modo democratico l'opposizione al potere nel piu' popoloso Paese africano.
Buhari, 72 anni, che ha governato a capo di una giunta nel 1984-85 con il pugno di ferro prima di essere rovesciato dai suoi stessi militari, si presenta ora come militare in pensione dalla vita austera, uomo di solidi principi e convertito da tempo al credo democratico.
E malgrado l'ombra di qualche broglio in fase di scrutinio, denunciata anche da Stati Uniti e Gran Bretagna, i nigeriani, stando agli umori raccolti da molti osservatori e corrispondenti, hanno avuto per la prima volta la sensazione di aver partecipato a un'elezione veramente democratica. Che, da quando la Nigeria ha guadagnato l'indipendenza dalla Gran Bretagna nel 1960, sembra poter archiviare mezzo secolo di storia travagliata, segnata da colpi di stato, elezioni truccate, violenza etnica e interreligiosa e infine dal terrorismo di Boko Haram, che continua a terrorizzare il paese e a mietere migliaia di morti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA