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Basilicata: cinque 'impresentabili' per le Regionali

Basilicata: cinque 'impresentabili' per le Regionali

Tre nel centrodestra (anche un uscente) e due di centrosinistra

POTENZA, 11 aprile 2024, 17:35

di Francesco Loscalzo

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Cinque 'impresentabili' tra i 258 in corsa per il Consiglio regionale della Basilicata. Tre nel centrodestra, tra cui un consigliere uscente, a sostegno del governatore in carica, Vito Bardi (ricandidato dalla coalizione più Azione e Italia Viva) e due nel centrosinistra guidato dal dem Piero Marrese.

A dieci giorni dall'apertura dei seggi (si voterà il 21 e il 22 aprile) la Commissione parlamentare antimafia ha comunicato le sue valutazioni sulla violazione del codice di autoregolamentazione delle candidature. I candidati ritenuti "impresentabili" sono Angelo Antenori (Orgoglio lucano), Vincenzo Clemente (Udc-Dc con Rotondi-Popolari Uniti), l'uscente Francesco Piro (Forza Italia) nel centrodestra; Lucio Libonati e Livio Valvano, entrambi candidati con la lista Avs-Si-Psi per il centrosinistra.

I cinque sono stati rinviati a giudizio: Antenori e Clemente per corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, Piro per autoriciclaggio, Libonati per concorso in accesso abusivo a un sistema informatico o telematico, Valvano per concorso in induzione indebita a dare o promettere utilità e per concorso in turbata libertà degli incanti.

Immediata la reazione dei candidati con maggior esperienza politica. In particolare, Valvano (segretario regionale lucano del Psi ed ex sindaco di Melfi (Potenza), dal 2011 al 2021, ha evidenziato che "al momento il mio certificato del casellario giudiziale è 'nullo' e tale resterà in futuro. Esprimo stupore per l'esistenza di questa barbara procedura del codice di autoregolamentazione parlamentare che fa strame dei principi costituzionali. Non c'è - ha aggiunto - nessuna condanna per i fatti in giudizio, anzi, c'è una sentenza della Cassazione del 2015 che afferma l'inesistenza a mio carico anche dei soli indizi, l'assenza di reati e, addirittura, l'obbligo morale di conferire un encomio al sindaco che, nelle circostanze contestate, si sarebbe speso solamente nell'interesse della comunità amministrata".

Di "solita macchina del fango ad orologeria" ha parlato il consigliere uscente Piro, che nell'ottobre 2022 fu arrestato nell'ambito di un'indagine sulla sanità lucana. "Il mio certificato del casellario giudiziario - ha continuato - è perfettamente pulito, sono candidato e soprattutto rieleggibile. La mia campagna elettorale continua con la coerenza di sempre e con maggiore determinazione, con l'obiettivo di essere il primo della lista di Forza Italia" in provincia di Potenza.

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