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Meloni alla Camera: 'Il Pd si riferisce a Draghi? Politica estera non è farsi foto con Macron e Scholz. Il Mes? Conte si impegnò con il favore delle tenebre'

Meloni alla Camera: 'Il Pd si riferisce a Draghi? Politica estera non è farsi foto con Macron e Scholz. Il Mes? Conte si impegnò con il favore delle tenebre'

La replica della premier in Aula. Poi la precisazione: 'L'attacco era Pd non a Draghi'. 'Abbiamo smesso di buttare soldi con reddito e banchi a rotelle. Superbonus? profitti record per le banche'

ROMA, 12 dicembre 2023, 21:51

di Paolo Cappelleri

ANSACheck

Meloni alla Camera - RIPRODUZIONE RISERVATA

Meloni alla Camera -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Meloni alla Camera - RIPRODUZIONE RISERVATA

Non voleva essere un attacco a Mario Draghi bensì al Pd, assicura subito dopo. Ma quando il partito di Elly Schlein prova a sbandierare l'immagine dell'ex premier sul treno per Kiev con Olaf Scholz ed Emmanuel Macron per metterla in difficoltà, Giorgia Meloni chiarisce che la sua politica estera non può risolversi nella triangolazione Roma-Berlino-Parigi, come nella foto del "grande gesto da statista del mio predecessore". "Per alcuni la politica estera è stata farsi foto con Francia e Germania quando non si portava a casa niente. L'Europa non è a tre ma a 27, bisogna parlare con tutti: io parlo con Germania, Francia e pure con l'Ungheria, questo è fare bene il mio mestiere", rivendica alla vigilia della sua sfida politica più delicata, quella che si gioca in settimana sul Patto di stabilità.

"Preferisco essere accusata di essere isolata - dice - piuttosto che di svendere l'Italia, come è accaduto per anni". L'ultima bozza la "soddisfa", ma l'intesa non è chiusa. Inseguendo una difficile vittoria, intanto rivendica che la partita "è ancora aperta" solo "perché a Bruxelles tutti riconoscono che la posizione italiana è sostenuta da una politica di bilancio seria". La premier ha appena chiuso un incontro con i capigruppo di maggioranza sulla manovra, chiedendo di procedere spediti e frenando il pressing sul superbonus, e in Aula dedica ai negoziati sulla governance finanziaria europea gran parte delle sue comunicazioni. In 35 minuti Meloni non cita mai il Mes, argomento che, però, qualche ora dopo infiamma la sua replica alle opposizioni quando, di fronte alle proteste del centrosinistra, quasi sfida gli altri leader: "Non siate nervosi, ci sono le dichiarazioni di voto, spero che qualcuno risponda".

Schlein lo fa pronunciando la frase risuonata l'altra sera alla Scala: "Viva l'Italia antifascista, sentite come suona bene, consiglierei di pronunciarla insieme a noi anche a Meloni, Delmastro e Salvini".

Giuseppe Conte invece ribattendo all'accusa di aver dato l'assenso alla modifica del trattato di modifica del Mes "un giorno dopo essersi dimesso, con il favore delle tenebre", come ripete due volte la premier, quasi sbattendo il microfono a fine intervento. "Meloni quando parla di Mes diventa paonazza, si agita. Forse perché è stato introdotto con un disegno di legge approvato nel 2011 con il governo Berlusconi e lei ministro?", replica il leader M5s, accusando il governo di "degrado istituzionale" e ricordando che il suo assenso al Mes era sostenuto da una risoluzione parlamentare del dicembre 2020: "La ratifica la decida lei, di cosa ha paura? L'approva o non l'approva? Non ci giri intorno".

Meloni ritiene di seguire "la volontà del Parlamento", da cui ha avuto il mandato a non aprire il capitolo Mes prima dell'esito della trattativa sul Patto. Con ogni probabilità se ne riparlerà nel 2024, con un nuovo slittamento giovedì alla Camera. In quelle ore la premier sarà a Bruxelles, per un Consiglio Ue che si annuncia lungo ma non per forza decisivo. Ci sarà un Ecofin la settimana prossima, se necessario. "Dobbiamo tenere aperte tutte le opzioni", dice. Incluso il veto, si può intendere.

Perché "non sono disposta a dare mio assenso a un Patto che, non questo governo, ma nessun governo potrebbe rispettare". Sul tavolo del Consiglio anche l'allargamento dell'Ue. Sulla strada dell'Ucraina si è messo Viktor Orban. E quando la dem Lia Quartapelle la esorta a scegliere fra il leader ungherese e Volodymyr Zelensky, esce la replica al vetriolo che chiama in causa Draghi (nei giorni in cui il suo nome circola per un incarico Ue) e spinge a una rapida puntualizzazione: "lui non c'entra niente, anzi ho rispettato la sua fermezza di fronte alle difficoltà che aveva nella sua maggioranza". Meloni però non esclude che sulle posizioni di Orban "incida anche una rigidità della Commissione verso l'Ungheria, che non è la stessa dimostrata verso altri Paesi".

Il principio di adeguare le regole di bilancio agli investimenti "va affermato stabilmente, non solo per la messa a terra del Pnrr", e sul Quadro finanziario pluriennale dell'Ue, aggiunge, serve "flessibilità" per bilanciare la competitività con Stati come la Germania che hanno più spazio fiscale. Se l'Italia ne ha meno, è anche per il "macigno" superbonus, ribadisce Meloni. E al M5s ricorda che "più del 30% delle decine di miliardi di euro spesi sono finiti a banche e intermediari finanziari, che anche per questo hanno realizzato profitti record".

 

Video Meloni: 'La partita sul Patto e' ancora aperta perche' l'Italia e' seria'

 

"Grazie all'impegno del governo e del ministro Fitto abbiamo registrato risultati straordinari, sulla rimodulazione e l'attuazione del Pnrr, che oggi ci vengono riconosciuti" ha proseguito Meloni.  "L'Italia eredita il Superbonus" che è "macigno sui conti" ma "si presenta con le carte in regola" . L'Italia non vuole spendere senza freni e sperperare senza controllo" ma la situazione "deve considerarsi" ancora "eccezionale e necessita di una governance eccezionale" afferma Meloni.

 

Video Meloni: 'L'Ue lasci agli Stati le questioni prossime ai cittadini'

 

Schlein:'Sul Mes Meloni blocca il resto dell'Europa'

"Viva l'Italia antifascista, viva l'Italia antifascista. Sente presidente come suona bene? E' una frase piena di libertà e democrazia, consiglierei anche a Meloni di pronunciarla, magari anche Delmastro che cita Mussolini, o a Salvini che ci trascina con le peggiori destre dell'Europa". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, intervenendo al dibattito dopo le comunicazioni della premier alla Camera in vista della riunione del Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre."Sul Mes, non è possibile bloccare il resto d'Europa, perché non ratificare significa impedire agli altri paesi di accedervi, se non lo sa, Meloni dovrebbe cambiare mestiere".

"L'invito ad Atreju ad Abascal, il leader di Vox, lo abbiamo appreso da un servizio del Tg1 che era degno del minculpop. Anche dal palco dirà che Sanchez va appeso per i piedi? Non abbiamo sentito Meloni prendere le distanze". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein

Conte: 'Meloni sul Mes non scarichi, si assuma le sue responsabilità'

Il leader del M5S Giuseppe Conte, intervenendo nell'Aula della Camera in dichiarazione di voto dopo le comunicazioni della premier sul Consiglio europeo, invita la premier Giorgia Meloni ad "adottare i provvedimenti nei confronti dei suoi ministri come Santanchè, Delmastro, Sgarbi" coinvolti in vicende giudiziarie. "Basta con questo degrado istituzionale", dichiara. Degli incarichi all'interno del suo partito, aggiunge Conte, può parlarne con i suoi come dice lei, "ora è Natale e ne parlerà in famiglia con sua sorella e suo cognato". Ma "per gli incarichi di governo - grida Conte tra gli applausi dei suoi - deve risponderne all'Italia intera".

"Con cocciutaggine e ostinazione pertinace" Meloni "parla di bonus edilizi. Ci vuole la faccia tosta, mezzo governo li ha usati, compresa lei. Ma è possibile che se aiutano voi vanno bene ma gli italiani non li devono usare? Come funziona la vostra politica?" ha detto il presidente del M5s. E infine sul Mes "non è più tempo di scaricare sugli altri, assumetevi le responsabilità". Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, rivolgendosi alla premier Giorgia meloni, nel dibattito alla Camera

Meloni: 'Imperativo il sostegno all'Anp e la lotta all'antisemitismo'

"Una delle nostre priorità è evitare che l'Autorità nazionale palestinese indebolisca ulteriormente perché" sarà "essenziale nel periodo post-bellico. E' imperativo rafforzare il nostro sostegno all'Anp, e la migliore risposta" è un "nuovo impulso politico alla soluzione due Stati". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue. "Dobbiamo continuare a garantire la massima sicurezza alle comunità ebraiche minacciate da un'ondata montante di antisemitismo. Non ci faremo trovare impreparati, difenderemo la nostra libertà, democrazie e civiltà". "Dobbiamo garantire un orizzonte politico solido al popolo palestinese, insieme alla sicurezza per Israele: e ribadisco che l'Europa in questo può e deve svolgere un ruolo da protagonista"

Video Meloni: 'L'imperativo e' sostenere l'Autorita' nazionale palestinese'

 

Meloni: 'L'accordo con Tirana, solo in Italia voci stonate'

 "Siamo stati noi a spingere dall'inizio del nostro mandato perché l'Unione si dotasse di una sua, seria e consapevole politica di contrasto ai traffici illegali di esseri umani, e quella che era all'inizio una posizione isolata è oggi convinzione comune ed è merito dell'Italia". 

Sul protocollo Italia Albania "dispiace che molte delle voci stonate siano arrivate dall'Italia, dove da più parti si è attaccato Rama per aver aiutato l'Italia. Dispiace e colpisce che si sia paventata una espulsione del primo ministro albanese dal Pse, evidentemente per alcuni italiani di sinistra aiutare l'Italia è una colpa". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla Camera. Il patto "sta suscitando concreto interesse, con buona pace di chi in patria come in Ue vuole solo affossare ogni tentativo. Continuino pure a distruggere che noi continueremo a costruire e gli italiani continueranno a vedere la differenza".

"L'accordo con Tirana è destinato a diventare un importante strumento per combattere i trafficanti per permettere l'ingresso sul territorio europeo solo a coloro che hanno dirtito alla protezione intranzionale. C'è un costante dialogo con la commissione" europea "sull'accordo per sostanziare l'impegno al pieno rispetto del diritto dell'Ue, nazionale e internazionale".

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