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Pd e M5s pronti a battaglia in Parlamento sulla manovra 

Pd e M5s pronti a battaglia in Parlamento sulla manovra 

Nodo emendamenti. Dem lanciano coordinamento, freddi i 5 stelle

ROMA, 31 ottobre 2023, 21:01

di Alessandra Chini

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le opposizioni affilano le armi per la battaglia in Parlamento sulla manovra. Una legge di bilancio "iniqua e senza futuro", per Elly Schlein, con "scelte folli che rischiano di gettare la sanità nel baratro", accusa il leader M5s Giuseppe Conte. E proprio in vista della battaglia in Senato i Dem lanciano "operazioni parlamentari di coordinamento con le altre opposizioni", come dice il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Francesco Boccia. Una proposta che deve essere ancora discussa tra le minoranze e vede, per il momento, i pentastellati piuttosto "abbottonati", anche a fronte dei tempi lunghi che hanno portato a intese su altri temi come il salario minimo. C'è ancora un po' di spazio, in ogni caso, prima del termine per le proposte di modifica per individuare eventuali temi su cui dialogare e trovare intese. Intanto i due leader saranno insieme alla manifestazione organizzata dal Pd per l'11 novembre.

"Lo scorso giugno Elly Schlein - dice alla Stampa Conte - ha portato il saluto suo e del Pd al nostro corteo contro la precarietà. Mi farà piacere ricambiare questo sostegno, andando nella loro piazza l'11 novembre, per contestare insieme le politiche di questo governo". Nel frattempo con l'arrivo della manovra sono partite a Palazzo Madama le contro-audizioni del Pd con una platea che va dai sindacalisti ex-Ilva agli studenti che protestano in tenda contro il caro-affitti. Una delegazione M5s ha incontrato invece il vice ministro Leo per portare sulla sua scrivania la questione dello stop alle agevolazioni per il rientro dei cervelli. Sono binari paralleli, di fatto, quelli di una maggioranza vincolata a un'intesa su zero-modifiche e un'opposizione che vuole dare massima battaglia attraverso gli emendamenti. "Il regolamento prevede che tutti possano presentare emendamenti, nessuno ha mai ipotizzato di limitarne il diritto dell'opposizione", rassicura il presidente Ignazio La Russa aprendo la sessione di bilancio in Senato di fronte, però, a un'Aula semi-vuota come stigmatizza il senatore Dem Filippo Sensi su X.

E il centrosinistra fa sapere che ci proverà fino in fondo. I numeri in commissione Bilancio del resto sono risicati: 12 a 10 per la maggioranza se si conta anche il voto del presidente Nicola Calandrini. L'opposizione punta, dunque, a stanare il centrodestra. Compresa Iv, che nei giorni scorsi si è appellata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella contro le violazioni della Costituzione che sarebbero contenute nella finanziaria. Del resto i malumori durante la gestazione della legge di bilancio non sono mancati. Ed è tutto da vedere se la Lega e soprattutto FI, che ha alzato più volte la voce, si accontenteranno delle rassicurazioni avute o del fatto che alcune richieste verranno recepite in altri provvedimenti.

"Adesso vediamo...",dice un recordman di emendamenti come il senatore azzurro Claudio Lotito rispondendo a chi gli chiede se presenterà emendamenti alla manovra blindata. "Adesso leggiamo bene tutte le carte - aggiunge - e vediamo se tutto è esaustivo o se ci sono delle piccole correzioni da apportare". Da capire anche come si comporteranno i vari partiti della maggioranza di fronte a possibili emendamenti condivisibili messi a punto dall'opposizione: che ha già più volte fatto provocatoriamente sapere di essere disponibile a dare ospitalità a proposte della coalizione di governo. Anche per questo non è escluso, secondo rumors insistenti, che si arrivi a un maxi-emendamento che possa recepire una serie di modifiche di maggioranza e opposizioni al testo. E ciò nonostante i margini siano davvero stretti, visto che il tesoretto a disposizione delle modifiche parlamentari è di soli 100 milioni.

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