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Maternità surrogata: ok alla legge, passa al Senato

Maternità surrogata: ok alla legge, passa al Senato

166 voti a favore, 109 i contrari, quattro gli astenuti

ROMA, 28 luglio 2023, 10:21

Redazione ANSA

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L 'aula della Camera - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'aula della Camera - RIPRODUZIONE RISERVATA
L 'aula della Camera - RIPRODUZIONE RISERVATA

Via libera nell'Aula della Camera alla proposta di legge del centrodestra che introduce il reato universale per la maternità surrogata. I voti a favore sono stati 166, 109 i contrari, quattro gli astenuti.
    Il testo ora passa al Senato.

Le dichiarazioni in Aula

Carolina Varchi (Fdi) "La maternità surrogata è una pratica abominevole ed aberrante: lo dice la Corte costituzionale spiegando che lede la dignità della donna e mina nel profondo le relazioni umane. La maternità è unica, non sostituibile e non surrogabile. Noi riconosciamo come relazione la maternità, il diritto del bambino ad avere una mamma ed un papà. La sinistra italiana ipocritamente si strappa le vesti per i cuccioli di cani che vengono strappati via dalle mamme e non dice niente per i bambini. Diciamo no ad una pratica commerciale, a un mercato che muove miliardi ogni anno. La vita è un bene non commerciabile, la maternità non può avvenire dietro compenso, un bambino no è commerciabile e questo mercato deve avere fine", conclude, dicendosi "sicura che questa legge supererà ogni vaglio costituzionale".

Alessandro Zan (Pd) "Noi non vogliamo che l'Italia finisca come l'Ungheria e la Polonia, questo è il disegno della destra. È evidente a tutti che questo obbrobrio giuridico è una grande arma di distrazione di massa" nel momento in cui "l'Italia brucia al Sud e subisce nubifragi senza precedenti al Nord con un negazionismo vergognoso. Allora perché oggi lo si approva? Perché c'è un disegno preciso di questa destra, un attacco sistematico alle famiglie arcobaleno e ai loro figli"

Valentina D'Orso (M5S) "Il testo di questa proposta di legge era buono forse per un tweet di pura propaganda. Si intende punire in Italia - ha aggiunto - chi ricorre in paesi esteri a una pratica in quel luogo consentita e addirittura considerata come l'esercizio di un diritto: è semplicemente una sciocchezza giuridica inammissibile per il legislatore. E' una norma incostituzionale e dannosa per svariati motivi. Ad esempio, indurrà il genitore intenzionale o la coppia che abbia fatto ricorso alla maternità surrogata negli Stati in cui è consentita, a rinunciare alla trascrizione dell'atto di nascita, rinunciando così ad un titolo giuridico utile per il riconoscimento dello status di genitore. Questo sarà in violazione di convenzioni internazionali, ma anche in violazione di quello che la Corte costituzionale afferma e che ci invita a fare. Questa di Fratelli d'Italia è una proposta contro i bambini e le bambine e contro il loro diritto ad avere un legame giuridico con entrambi i genitori".

Riccardo Magi (+Europa) "Oggi le nostre istituzioni democratiche approveranno una legge che definirà bambini e bambine figli di un reato universale. Credo che non vi sia nulla di più discriminatorio. Noi siamo invece convinti che le istituzioni democratiche debbano operare quotidianamente contro ogni discriminazione. E che dovrebbero sostenere le famiglie, soprattutto quelle che attraversano i percorsi più difficili. Noi invece abbiamo proposto una reale alternativa al reato universale, che non è 'andiamo contro il reato universale ma teniamoci quello nazionale. L'alternativa vera a questo obbrobrio giuridico è la regolamentazione della Gpa in forma solidale, cosa che avviene in molte democrazie avanzate: già solo questo pone nel ridicolo questa maggioranza e questo governo, che vogliono rendere un reato universale ciò che altrove è nei fatti realtà. E allora saranno le istituzioni di queste democrazie a farvi una pernacchia - ha sottolineato Magi -. Come accaduto in molti altri casi, la società italiana è più avanti e serve regolare queste situazioni, perché è con la regolamentazione che si combatte lo sfruttamento e la commercializzazione. E servirebbe un po' più di rispetto quando di parla delle famiglie che hanno fatto ricorso alla surrogazione di maternità quando sistematicamente si parla di utero in affitto, che è già un modo di orientare l'opinione pubblica, che è molto più avanti di questo parlamento. E mi stupisco - ha aggiunto - del Partito democratico: alla capogruppo Braga è toccato il compito di argomentare la scelta del Pd di non votare nostro emendamento su Gpa solidale. La linea è questa: attaccare noi per non ammettere loro divisioni interne e renderle palesi. Uno schiaffo in faccia in più alle famiglie e alle persone che hanno nella Gpa l'unica alternativa per avere figli. La verità la conosce Braga, la conosce Schlein e la conoscono i cittadini che dal Pd oggi si aspettavano coraggio: nel Pd persiste un'anima conservatrice su questi temi che ogni volta - ha concluso Magi - blocca tutto".

Elisabetta Piccolotti (Avs) "Sulla Gpa la destra non ha nulla da festeggiare, il loro reato universale sarà smontato dai fatti e dai giudici perché totalmente inapplicabile. Il proibizionismo e l'abolizionismo hanno sempre fallito e falliranno anche questa volta. Dicono che vogliono tutelare le donne, ma questa legge peggiora le loro condizioni, spingendo sul terreno buio della 'clandestinità' le coppie eterosessuali ed omosessuali che sceglieranno la gestazione per altri all'estero, dove continua ad essere legale. L'unica strada per garantire che ogni donna possa scegliere liberamente sul proprio corpo, e scongiurare anche il pericolo di un ricatto economico, è legalizzare la gestazione solidale per altri e altre - prosegue la parlamentare rossoverde - escludendo la possibilità di un compenso. Per questo tutti i parlamentari dell'Alleanza Verdi Sinistra che fanno riferimento a Sinistra Italiana hanno votato a favore dell'emendamento Magi, affrontando con coraggio e davanti ai cittadini anche il dibattito con chi nel nostro gruppo e nel resto dell'opposizione la pensa diversamente. Dispiace che altre forze d'opposizione non abbiano fatto lo stesso: per far fare passi avanti al nostro Paese - conclude Piccolotti - su diritti civili e tutela della procreazione servono posizioni chiare e argomenti trasparenti".

 

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