"Credo di aver dato ai giornalisti italiani più lavoro di Murdoch, mi aspetto di essere nominato cavaliere del lavoro". Nelle dichiarazioni ai giornalisti di stamani, Vincenzo De Luca non rinuncia alle sua consuete battute.
Al termine dell'incontro con la stampa, ad esempio, parla delle "ragioni di evidente opportunità" che lo inducono a non aggiungere altro. "Ma capirete che sto facendo training autogeno, mi sto controllando. Eraclito ricorda che il carattere è il demone dell'uomo e quindi bisogna mantenersi".
Anche l'incipit con i cronisti è all'insegna dell'ironia: "Sentivo l'acuta nostalgia di ritrovarvi per qualche minuto di meditazione mattutina".
Poi, "parlando del massacro mediatico", di cui si sente vittima, punta l'indice contro "qualche organo di stampa con le pagine colorate come Topolino, che dovrebbe chiudere se io non gli dessi tanto lavoro".
Infine, annunciando l'approvazione, lunedì prossimo, in Consiglio regionale, della legge sul ciclo delle acque, conclude: "sarete testimoni di un passaggio storico. Verrà cancellato un altro luogo comune di Napoli, e cioè che 'l'acqua è poca e la papera non galleggia' (celebre proverbio napoletano sulla scarsità di risorse, ndr). Da Martedì galleggeranno tutte le papere e anche qualche somaro".
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