/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

==Scambio embrioni: coppia in attesa, sono figli nostri

==Scambio embrioni: coppia in attesa, sono figli nostri

Non vogliamo dividerli con nessuno; fiducia nel diritto naturale

ROMA, 28 luglio 2014, 08:36

Redazione ANSA

ANSACheck

La coppia che sta portando avanti la gravidanza frutto dello scambio di embrioni al Pertini replica all'annuncio dei genitori biologici, che ieri si sono detti pronti a registrare i bambini all'anagrafe come propri, e, intervistati dalla Stampa e Repubblica, ribadisce la volontà di battersi per tenere i gemelli.
    "I bambini - spiega al quotidiano torinese la coppia che ha ricevuto gli embrioni non suoi - sono nostri figli, li alleveremo noi e non abbiamo intenzione di dividerli con nessuno". "Nutriamo un sentimento di sincero dispiacere per l' altra coppia. Ma, dopo l'imperdonabile errore commesso dall' ospedale, non potevamo certo rinnegare quelle due creaturine nel grembo di mia moglie. È lei la vera madre. È lei a nutrirli attraverso il cordone ombelicale. E io sono il padre che già li coccola sin dal primo momento".
    E al giornalista che sottolinea come il padre genetico sia l' altro, l'uomo risponde: "attualmente non mi pongo il problema.
    Tanto più che è necessaria una pratica di riconoscimento della paternità. E per quello ci batteremo in tribunale. Ora voglio solo pensare alla salvaguardia dei bambini". La paura che un giudice possa toglierci i bambini? "Quella c'è. Ma il vuoto legislativo in materia è dalla nostra parte. Noi eravamo disponibili ad incontrare l'altra coppia, ma alla nostra richiesta di conoscere il motivo del confronto si sono negati".
    "Abbiamo fiducia nel diritto naturale - continua la coppia su Repubblica, - si deve apprezzare il grande coraggio e la coerenza di una madre che ha scelto di dare la vita piuttosto che farsi coinvolgere in un procedimento giudiziario".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza