La Nuova Zelanda vuole essere un buon
alleato, ma non riesce a trovare "agenti di intelligence russi
non dichiarati" da espellere dopo il recente avvelenamento
dell'ex spia russa Sergei Skripal e di sua figlia Yulia a
Salisbury con un agente nervino. Lo riportano i media
internazionali. Il governo neozelandese ha condannato l'attacco
in Inghilterra, che secondo Londra è stato ordinato "molto
probabilmente" da Mosca, e appoggia l'azione internazionale ma
fa sapere che non ci sono "agenti di intelligence russi" nel
Paese. L'ambasciatore russo in Nuova Zelanda è comunque stato
convocato "per reiterare le nostre serie preoccupazioni"
riguardo all'attacco di Salisbury, ha detto il primo ministro
Jacinda Ardern. E poi: "Se da una parte altri Paesi hanno
annunciato che stanno espellendo agenti di intelligence russi
non dichiarati, funzionari ci hanno informati che non ci sono
individui in Nuova Zelanda che rispondono a questo profilo. Se
ci fossero stati, avremmo già preso provvedimenti".
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