Uber sfida la nuova legge
approvata dal parlamento californiano che obbliga le aziende a
riclassificare i loro contrattisti come dipendenti. Tony West,
capo legale di Uber, ha detto che la societa' non trattera' i
suoi autisti - ora contrattisti indipendenti - come dipendenti.
Essi, ha spiegato, non sono parte fondamentale dell'
attivita' di Uber, che non fornisce corse ma "serve come
piattaforma tecnologica per vari tipi di mercati digitali". "Non
siamo estranei alle battaglie legali", ha aggiunto.
Stasera, dopo il Senato, anche la Camera della California ha
approvato (56 a 15) la legge che dal primo gennaio del 2020
obbligherebbe giganti della cosiddetta gig-economy come Uber e
Lyft a cambiare lo status dei loro dipendenti. Il governatore
dem Gavin Newsom ha gia' fatto sapere che firmera' il
provvedimento.
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