(di Alessandro Ursic)
"Il nostro obiettivo è stato di
portare qui nuove aziende italiane": in Thailandia il marchio
Italia, dalla gastronomia alla moda, ha un forte appeal per
l'emergente classe medio-alta nella regione. L'ambasciatore
Lorenzo Galanti, in procinto di lasciare Bangkok dopo quattro
anni di mandato, è convinto sostenitore dell'Italy-Thailand
Business Forum, creato nel 2015 a Bangkok con circa 40 imprese
italiane e thailandesi per promuovere i rapporti commerciali. E
spiega in un'intervista all'ANSA la sua visione del Sud-est
asiatico: non si tratta solo di una destinazione turistica,
senza le popolazioni e la crescita impetuosa di Cina o India, né
il peso economico di Giappone o Corea del Sud. "L'Asean
(Associazione dei Paesi del Sud-est asiatico) comprende dieci
Stati per un totale di 650 milioni di abitanti, con una classe
media in forte crescita. E' una regione che vive di
globalizzazione, tendenzialmente non allineata", e quindi
relativamente al riparo dalle tensioni internazionali.
La crescente rilevanza strategica ha portato l'Italia anche a
rafforzare i rapporti. "Nel 2020 l'Italia è diventata partner di
sviluppo dell'Asean", spiega Galanti, che da Bangkok rappresenta
l'Italia anche in Cambogia e Laos: "Un'opportunità di sviluppare
attività in comune e rafforzare le capacità di questi Paesi,
aprendo possibilità di cooperazione per le nostre imprese". Ciò
ha portato a diverse iniziative, tra cui una relativa alla
sostenibilità in Thailandia, un centro per lo sminamento in
Cambogia e la fornitura di un milione di vaccini Covid, sempre
in Cambogia.
A livello economico, dopo le difficoltà innescate dalla
pandemia, l'interscambio tra Italia e Thailandia nel 2021 ha
superato il record del 2019. Un rimbalzo in parte frutto di
un'azione promozionale su tre fronti: la grande distribuzione
organizzata, l'e-commerce e le fiere.
Con oltre 10mila italiani residenti tra Thailandia, Cambogia
e Laos, per l'ambasciata di Bangkok è sempre più importante
anche potenziare l'attività culturale. A Bangkok, ricorda, c'è
anche la storica influenza di architetti e artisti italiani in
vari palazzi e monumenti, tra cui la sede del governo. E proprio
su questo tema l'ambasciata ha appena ultimato una docu-fiction
di un'ora, che sarà fatta girare nelle università e in altri
ambiti culturali per promuovere il nostro Paese.
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