E' salito a cinque morti e 16 feriti il bilancio di un doppio attacco lanciato oggi dalle forze russe su un centro ricreativo nella comunità di Malodanyliv nel distretto di Kharkiv, nell'omonima regione nell'Ucraina nord-orientale: lo hanno reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Sinegubov, e il sindaco della città, Igor Terekhov. E' stato colpito un "obiettivo civile", ha sottolineato Sinegubov, aggiungendo che tra i feriti c'é anche un bambino di otto anni con ferite lievi, mentre otto persone sono in gravi condizioni. Sono rimasti feriti anche gli operatori di un'ambulanza: un paramedico e un autista. Secondo Sinegubov, infatti, si è trattato di un "doppio attacco" con due missili Iskander-M, volto a colpite anche i soccorritori giunti sul posto dopo il lancio del primo missile. Secondo Terekhov, è stato colpito un centro ricreativo e non una casa di riposo come riportato in precedenza.
Due persone sono morte e cinque sono rimaste ferite in un altro attacco lanciato dalle forze russe nella regione di Kharkiv, nell'Ucraina nord-orientale: lo ha reso noto su Telegram l'amministrazione militare regionale, come riporta Ukrinform. Il fuoco di artiglieria russo ha colpito il villaggio di Novoosynove, nel distretto di Kupiansk intorno alle 10:00 (le 9:00 in Italia), precisa l'amministrazione.
Le forze di difesa ucraine hanno distrutto la notte scorsa un dragamine della flotta russa del Mar Nero: lo ha reso noto su Telegram la Marina militare ucraina, come riporta Ukrainska Pravda. "La notte scorsa le forze di difesa ucraine hanno distrutto un dragamine della Marina russa del Progetto 266-M Kovrovets - si legge nel messaggio -. Le Forze Navali delle Forze Armate dell'Ucraina, insieme ai loro compagni, continuano ad avvicinarsi alla Vittoria". I 'Kovrovets', di classe 'Natya', sono una versione più aggiornata di un gruppo di dragamine costruito per la Marina sovietica e per l'export durante gli anni Settanta e Ottanta (ne vennero costruiti 58). La designazione sovietica era 'Progetto 266-M Akvamarin'. Il dragamine distrutto - lungo 61 metri e con 68 membri di equipaggio - differiva dai suoi predecessori di era sovietica per le attrezzature più avanzate per la ricerca e la distruzione delle mine, nonché per un campo acustico ridotto.
L'esercito di russo ha perso 10.000 soldati in una settimana di combattimenti in Ucraina, oltre a quattro aerei e un elicottero: lo ha reso noto su Telegram il comandante delle forze di terra ucraine, Oleksandr Pavlyuk, come riporta Rbc-Ucraina. Le perdite, ha spiegato Pavlyuk, si riferiscono alla settimana dal 12 al 19 maggio, periodo in cui sono stati distrutti inoltre 122 carri armati, 255 veicoli da combattimento corazzati, 215 sistemi di artiglieria, 10 missili da crociera e 245 droni di tipo tattico-operativo.
Le forze russe mirano a catturare le città di Chasiv Yar e Vovchansk, rispettivamente nelle regioni ucraine di Donetsk (est) e Kharkiv (nord-est): lo scrive l'Istituto per lo studio della guerra. Secondo il rapporto del centro studi statunitense, i russi hanno recentemente intensificato i loro sforzi per catturare Chasiv Yar, un obiettivo importante dal punto di vista operativo, cercando di sfruttare il modo in cui le operazioni offensive nel nord del Kharkiv - nonchè quelle in corso in tutta l'Ucraina orientale - hanno generato una maggiore pressione a livello di teatro sulle forze ucraine. Un assalto del 4 aprile scorso è stato seguito da un'intensificazione delle operazioni offensive vicino alla città e i recenti assalti meccanizzati russi nell'area indicano probabilmente un'intensificazione generale degli sforzi russi per catturare Chasiv Yar, commentano gli analisti dell'Isw. La presa di questa città sarebbe importante dal punto di vista operativo, poiché fornirebbe alle forze russe posizioni favorevoli per lanciare successive operazioni offensive contro Kostyantynivka e Druzhkivka, città che formano la porzione meridionale di una cintura difensiva ucraina che costituisce la spina dorsale della difesa di Kiev nel Donetsk. Inoltre, i russi stanno danno la priorità alla cattura di Vovchansk, che sarà probabilmente uno dei restanti obiettivi tattici della prima fase delle operazioni offensive nel Kharkiv. Secondo il think tank, il comando militare russo probabilmente ha scelto Vovchansk come uno degli obiettivi tattici chiave della prima fase dell'operazione offensiva in questa regione poiché la città è il più grande centro abitato direttamente al confine con la Russia, che fornirebbe alle forze di Mosca una testa di ponte vicino alle sue retrovie per preparare e lanciare la seconda fase dell'offensiva.
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