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Scandalo party, 'segretario Johnson resta al suo posto'

Scandalo party, 'segretario Johnson resta al suo posto'

Premier Gb sostiene Martin Reynolds, inviò email 'incriminata'

LONDRA, 11 gennaio 2022, 16:32

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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 "Resta al suo posto" Martin Reynolds, il capo della segreteria personale del premier britannico Boris Johnson, autore della email con cui si invitavano funzionari e collaboratori il 20 maggio 2020 a un party organizzato nel giardino di Downing Street in apparente violazione alle restrizioni del lockdown anti-Covid allora in vigore. Lo ha affermato un portavoce di Downing Street, secondo cui Reynolds gode della "piena fiducia" del primo ministro conservatore, accusato lui stesso di aver preso parte all'evento con la moglie Carrie. Sui media del Regno Unito erano circolate voci sulle possibili dimissioni del segretario di Johnson.

l leader del Labour, Sir Keir Starmer, ha detto a Boris Johnson di "smetterla di mentire" e "di fare chiarezza" sulle accuse secondo cui il premier conservatore e sua moglie Carrie erano tra le circa 40 persone che presero parte il 20 maggio 2020 a un party organizzato dai funzionari nel giardino di Downing Street in apparente violazione alle restrizioni del lockdown anti Covid allora in vigore. In un tweet il capo dell'opposizione ha quindi invitato il primo ministro a essere onesto di fronte ai cittadini britannici. Intanto il partito laburista ha richiesto e ottenuto la discussione di una interrogazione urgente alla Camera dei Comuni prevista per le 12.30 locali (13.30 in Italia) su cui verrà dibattuto lo spinoso argomento dei party 'vietati' nelle sedi istituzionali. Secondo i media del Regno Unito, potrebbe dimettersi il capo della segretaria personale del primo ministro, Martin Reynolds, autore della email 'indiziata' con cui si invitavano funzionari e collaboratori a un incontro in giardino presentato come "un drink distanziato", in cui ciascuno si sarebbe dovuto portare da bere.

Il governo britannico si è scusato "senza riserve" per il turbamento causato dalla vicenda del party organizzato il 20 maggio 2020 nel giardino di Downing Street in apparente violazione alle restrizioni del lockdown anti-Covid allora in vigore. Lo ha dichiarato il ministro Michael Ellis, Paymaster General (figura equivalente al ragioniere generale dello Stato) della compagine Tory, rispondendo a una interrogazione urgente presentata dal Labour alla Camera dei Comuni. Si è trovato lui, infatti, nell'infelice posizione di rappresentare l'esecutivo conservatore al posto del premier Boris Johnson finito al centro dello scandalo. Molti deputati delle opposizioni hanno criticato nei loro interventi l'assenza del primo ministro. Fra loro la vice leader laburista Angela Reyner, che ha presentato l'interrogazione e ha dichiarato: "I cittadini hanno già tratto le loro conclusioni. Il primo ministro può scappare ma non può nascondersi". Il ministro Ellis ha sottolineato che anche l'evento del 20 maggio 2020 finirà sotto la lente dell'inchiesta indipendente sugli eventi organizzati nelli sedi istituzionali britanniche nel periodo in cui erano in vigore forme di lockdown.
   

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