L'analista militare turco Metin
Gurcan, arrestato la scorsa settimana dalla polizia nella sua
abitazione a Istanbul, è accusato dai magistrati locali di
"spionaggio politico e militare" per alcune analisi strategiche
fornite a diplomatici italiani e spagnoli ad Ankara. Lo
riferiscono media locali, citando la testimonianza ai giudici di
Gurcan, che avrebbe confermato di aver redatto studi per
ambasciate straniere in cambio di denaro ma sempre sulla base di
informazioni note al pubblico, senza quindi rivelare segreti
militari.
L'analista è tra i fondatori del partito Deva, di opposizione
al presidente Recep Tayyip Erdogan.
Secondo la testimonianza davanti ai giudici, pubblicata dal
portale turco Halk Tv, Gurcan avrebbe ricevuto un compenso in
euro tra il 2020 e il 2021 in cambio di analisi riguardo alla
situazione in Iran, Iraq, Libia, Siria, Afghanistan e
Mediterraneo orientale destinate e diplomatici spagnoli e
italiani ad Ankara.
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