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Turchia: passa legge anti social media

Turchia: passa legge anti social media

Il governo avrà più controllo su Fb, Twitter e Youtube

29 luglio 2020, 08:13

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(ANSA-AFP) - ANKARA, 29 LUG - Il parlamento turco ha approvato una controversa legge che consentirà al governo un maggiore controllo sui social media. Giganti come Facebook, Twitter e Youtube d'ora in avanti dovranno avere un referente locale che vigilerà sui contenuti e ne deciderà l'eventuale rimozione in base alle norme vigenti in Turchia. La legge è stata proposta dal partito del presidente Recep Tayyip Erdogan, Akp. e dal suo alleato, il nazionalista Mhp, che hanno la maggioranza. La nuova legge approvata dal parlamento turco prende di mira in particolare i social network che hanno oltre 1 milione di visitatori unici al giorno. Tra l'altro, prevede che i server che contengono dati di utenti turchi siano conservati in Turchia.
    I gruppi per i diritti umani temono che il provvedimento dia un ulteriore colpo alla libertà di espressione con migliaia di persone già sotto accusa per "aver insultato la presidente Erdogan sui social media Temono inoltre che un maggiore controllo di Ankara sui grandi network come Facebook e Twitter possa impedire l'accesso ad un'informazione indipendente o critica in un Paese in cui i principali media sono nelle mani dello Stato o di imprenditori vicini al governo.
    EMBED START Image {id: "editor_0"} epa07753663 A woman browses titles on Netflix platform at Turkish traditional cafe in Istanbul, Turkey, 02 August 2019.
    According to media reports, a Turkish regulation gave authority to the Turkish Radio and Television Supreme Council (RTUK) to regulate and monitor sound and visual broadcasting, including online streaming services like Netflix, other contents shared on social media platforms, and online news outlets on a regular basis. EPA/SEDAT SUNA EMBED END Image {id: "editor_0"} Per Human Rights Watch la nuova legge è l'espressione di "un nuovo Medio Evo della censura online". (ANSA-AFP).
   

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