Theresa May e il gruppo Tory ai
Comuni hanno colto oggi la palla al balzo della recente
scissione di otto deputati dal Labour per accusare il leader
laburista Jeremy Corbyn di aver lasciato riemergere fenomeni di
antisemitismo nel suo partito e di essere ormai alla guida di un
partito "di estrema sinistra" e "istituzionalmente antisemita".
"Mai avrei immaginato di vedere un giorno cittadini ebrei
preoccupati del loro futuro in questo Paese", ha detto May
rispondendo nel Question Time alla domanda-assist d'una deputata
Tory che le chiedeva di condannare Corbyn. Il leader laburista
ha replicato negando le accuse, condannando l'antisemitismo
come inaccettabile "in qualunque partito" e assicurando "le
misure più dure" per estirparne ogni traccia dal suo. May ha
invece ignorato la scissione dal suo proprio partito di 3
deputate anti-Brexit (Anna Soubry, Sarah Wollaston e Heidi
Allen) unitesi oggi stesso fra i banchi dei Comuni al 'Gruppo
Indipendente' dei fuoriusciti laburisti
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