"Qualunque sia l'esito, questo voto" di domani del Parlamento europeo sul congelamento dei negoziati di adesione tra Ue e Turchia "per noi non ha nessun valore". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un discorso a Istanbul, tornando a criticare l'Ue anche per un presunto sostegno ai "terroristi" della rete di Fethullah Gulen e del Pkk curdo.
"Abbiamo chiarito più e più volte che teniamo ai valori europei più di molti Paesi dell'Ue, ma non abbiamo visto un sostegno concreto dagli amici occidentali", ha aggiunto Erdogan, sostenendo che "nessuna delle promesse è stata mantenuta" nei confronti della Turchia. In questi mesi, Ankara ha più volte criticato anche lo stop alla liberalizzazione dei visti per i suoi cittadini, che secondo Bruxelles non può essere concessa senza una modifica dell'attuale normativa antiterrorismo turca.
"Se l'Occidente chiama qualcuno dittatore, per me è una brava persona". Così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, secondo cui a essere considerati come despoti sono in realtà i leader mondiali che non servono gli interessi dell'Occidente. Erdogan è anche tornato a difendere il presidente eletto Usa, Donald Trump, criticando chi in "America ha iniziato a chiamarlo dittatore". "Perché non rispettate i risultati delle urne?", ha chiesto Erdogan.
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