Una minoranza di deputati
britannici è pronta a votare 'no' ai Comuni alla notifica
dell'articolo 50 per l'avvio formale del divorzio dall'Ue, anche
a costo di sfidare la volontà popolare espressa dal referendum
di giugno, a meno che il governo May non s'impegni a convocare
poi un referendum bis sull'esito dei negoziati con Bruxelles.
Al momento si tratta di una questione solo teorica, poiché il
voto del parlamento resta sub judice: l'Alta Corte di Londra ha
disposto che ci sia, accogliendo un ricorso, ma il governo ha
presentato appello alla Corte Suprema.
Ma se davvero il dossier finisse in aula, May potrebbe avere
i suoi problemi. Non tanto per il rischio di finire sotto,
quanto di dover affrontare un dibattito acceso e magari essere
costretta a un rinvio. Gli indipendentisti scozzesi dell'Snp,
per esempio, voterebbero contro in ogni caso, visto che in
Scozia la maggioranza referendaria è stata pro-Remain.
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