"Quelli che credono che
manipolando il dollaro" rispetto alla lira turca "danneggeranno
la nazione e le sue tasche e modificheranno i risultati
elettorali si sbagliano". Così il vicepremier e portavoce del
governo di Ankara, Bekir Bozdag, dopo il nuovo pesante calo
della valuta locale, che nelle ultime 24 ore ha perso circa il
5% rispetto al dollaro, toccando i minimi storici contro la
valuta americana e l'euro. Il crollo verticale, che prosegue da
settimane, giunge a un mese dal cruciale voto presidenziale e
parlamentare anticipato del 24 giugno.
Muharrem Ince, candidato presidente del principale partito di
opposizione, il socialdemocratico Chp, ha lanciato un appello al
capo dello stato uscente Recep Tayyip Erdogan affinché smetta di
interferire nella politica monetaria della Banca centrale di
Turchia, impedendole di fatto di alzare i tassi di interesse,
perché "l'economia si sta per schiantare contro un muro".
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