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Rigidi controlli in Ecuador sul traffico di armi nelle carceri

Rigidi controlli in Ecuador sul traffico di armi nelle carceri

Decreto di Noboa coinvolge le forze armate nella vigilanza

QUITO, 24 maggio 2024, 09:43

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il presidente ecuadoriano Daniel Noboa ha firmato un decreto in base al quale le forze armate nazionali si incaricheranno di realizzare un controllo permanente del traffico di armi, munizioni ed esplosivi, all'interno e all'esterno delle carceri del paese.
    La decisione del capo dello stato, riferisce il portale di notizie Primicias, dà "seguito a quanto approvato nella domanda numero 1 del referendum svolto il 21 aprile scorso".
    Nell'introduzione alla domanda posta nel referendum si spiegava che le forze armate "hanno come missione fondamentale la difesa della sovranità e dell'integrità territoriale, mentre la sicurezza interna delle carceri corrisponde al personale penitenziario, e la sicurezza esterna è compito della polizia nazionale".
    La Segreteria generale della comunicazione del Governo ha riferito in un comunicato che però ora il capo dello stato ha ordinato ai militari di effettuare controlli "sui percorsi, sentieri, strade e corridoi autorizzati all'ingresso nelle carceri in tutto il Paese".
    "Qualsiasi arma, munizione, esplosivo o accessorio rinvenuto durante le operazioni - sottolinea la nota - sarà consegnato all'autorità competente per le necessarie procedure" di eliminazione.
    Dallo scorso gennaio, quando è stato dichiarato uno stato di "conflitto armato interno", le forze armate sono incaricate di controllare le 36 carceri ecuadoriane, dove sono avvenute numerose rivolte con centinaia di morti e diverse evasioni.
   
   

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