L'Istituto Nazionale
Elettorale del Messico (Ine) ha riferito che presenterà denunce
alla Procura Generale di questo Paese latinoamericano per oltre
3mila casi che potrebbero costituire crimini elettorali legati
al tentativo di alterare le liste delle persone residenti
all'estero per le elezioni del 2 giugno.
Il consigliere Arturo Castillo, presidente della Commissione
per il voto dall'estero, e la consigliera Carla Humphrey,
presidente della Commissione federale del registro degli
elettori, hanno spiegato che l'elenco nominale dei votanti
residenti in altre nazioni conta 223.961 registrazioni.
Inizialmente erano state escluse 39.724 persone, poiché la
loro iscrizione presentava irregolarità. Dopo una nuova
revisione, tuttavia, sono stati reintegrati 36.573 casi.
Oltre 3mila iscrizioni non hanno riunito i requisiti per la
reincorporazione e per questi casi l'area tecnica ha proposto di
istruire la Direzione Legale dell'Ine di presentare le
corrispondenti denunce penali, visto il sospetto che terzi
abbiano cercato di alterare l'elenco.
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