La Corte Suprema del Brasile ha
confermato importanti cambiamenti alla legislazione che protegge
la foresta amazzonica, dando un duro colpo agli ambientalisti.
Lo rende noto la Bbc. La revisione tra le altre cose include
un'amnistia per i proprietari terrieri che hanno tagliato gli
alberi illegalmente e l'aumento delle zone coltivabili.
Secondo le leggi in vigore dal 1965 in Brasile, i proprietari
terrieri dovevano preservare il territorio, senza coltivarlo, in
una percentuale che variava dal 20% all'80% a seconda dell'area.
La Corte suprema ha ridotto questi vincoli, riducendo la
quantità di terra da preservare a 290.000 km quadrati, più o
meno quanto l'Italia. E cancellando le multe per coloro che
hanno rimosso gli alberi illegalmente prima del 2008.
Gli agricoltori, in questo modo, potranno coltivare la terra
più vicina alle cime delle colline e alle rive del fiume, che
sono particolarmente vulnerabili all'erosione se gli alberi
vengono abbattuti.
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