Tre persone sono morte e almeno
altre decine sono rimaste ferite in scontri violenti fra
manifestanti che si oppongono alla riforma pensionistica
lanciata dal governo di Daniel Ortega, unità antisommossa della
polizia e militanti sandinisti pro governativi.
Rosario Murillo, vicepresidente e moglie di Ortega, ha
confermato il bilancio di vittime in un intervento diffuso dai
media ufficiali durante la notte scorsa. I tre morti sono un
agente della polizia, un impiegato commerciale che partecipava
alla proteste e una terza persona, un giovane 17enne, che
secondo il governo era un militante sandinista.
Murillo ha attribuito la responsabilità delle proteste di
piazza, che si susseguono da tre giorni a Managua e in altri
punti del paese, a "gruppi minuscoli che attizzano l'odio
sociale" e ha difeso i militanti sandinisti accusati di aver
aggredito i manifestanti, sottolineando che hanno agito "in
legittima difesa".
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