Il governatore (Chief Minister) di Delhi, Arvind Kejriwal, rientrerà in carcere oggi, ultimo giorno della libertà provvisoria concessa per permettergli di fare campagna nelle elezioni nazionali indiane, concluse ieri.
Lo ha reso noto lui stesso: in un messaggio su X il leader del partito Aap, e uno dei principali oppositori del governo Modi, ha anticipato che si recherà spontaneamente al carcere di Tihal, dopo avere reso omaggio al memoriale di Gandhi, visitato un tempio e salutato i collaboratori nella sede del suo partito. Kejriwal, 55 anni, è stato arrestato il 21 marzo nell'ambito di un'inchiesta su un presunto caso di corruzione, con l'accusa di essere la figura centrale di un giro di mazzette per licenze di vendita di alcolici.
La Corte Suprema gli ha concesso di uscire tre settimane fa, a patto di tornare dietro le sbarre alla fine delle sei settimane di voto. "Continuerò a occuparmi del vostro benessere dal carcere", ha promesso ai cittadini di Delhi, dopo avere ringraziato la Corte Suprema per la possibilità concessagli.
Secondo gli exit poll diffusi ieri dopo la chiusura dei seggi dell'ultima giornata di voto, il premier Modi, col suo partito nazionalista induista, verrebbe riconfermato per la terza volta al governo dell'India, con una valanga di voti. Lo stesso Modi su X si è detto fiducioso: "il popolo indiano ha votato in numero record per rieleggermi".
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