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Arrestata una opinionista che ha ironizzato sul Paese

Arrestata una opinionista che ha ironizzato sul Paese

Convocata in tribunale, non si è presentata. Fermo giudiziario per altri due giornalisti. La Lega per i diritti umani protesta

12 maggio 2024, 09:30

Redazione ANSA

ANSACheck

Una protesta per la libertà di stampa in Tunisia © ANSA/EPA

     Le forze dell'ordine tunisine hanno arrestato ieri in serata Sonia Dahmani, avvocato e nota opinionista locale, rifugiatasi  - dopo un invito a comparire davanti alla giustizia a cui non ha ottemperato - all'interno della sede dell'Ordine degli Avvocati di Tunisi. Lo rilanciano in rete alcuni attivisti sottolineando le modalità dure utilizzate dai poliziotti, in abiti civili ma con il volto coperto da passamontagna, come è possibile vedere nei video sui social. Durante l'azione sarebbe anche stato fermato e poi rilasciato anche un operatore di France 24, al quale è stato sequestrato il materiale tecnico.

    La giustizia tunisina aveva ordinato giorni fa un'indagine contro Dahmani dopo commenti sarcastici pronunciati sulla tv Carthage plus a proposito della situazione nel paese, legata ai migranti provenienti dall'Africa subsahariana, avevano riferito ieri i suoi avvocati e i media locali. Durante uno show televisivo, Sonia Dahmani ha ironicamente detto "di quale paese straordinario stiamo parlando?", in risposta ad un altro editorialista che aveva affermato che migranti provenienti da diversi paesi dell'Africa sub-sahariana, cercavano di stabilirsi in Tunisia. Questa affermazione è stata giudicata da alcuni utenti dei social network come "degradante" per l'immagine del Paese.

    Giovedì Dahmani aveva quindi ricevuto una convocazione, alla quale non ha risposto, per comparire venerdì davanti al giudice istruttore presso il tribunale di Tunisi senza specificarne le ragioni, ha detto il suo avvocato Dalila Msaddek. "Mi rifiuto di comparire in tribunale senza conoscere le ragioni di questa convocazione", aveva spiegato alla stampa Dahmani. A causa della sua non comparizione, il giudice ha emesso un mandato di arresto, respingendo la richiesta dei suoi avvocati di rinviare la sua udienza. Secondo il testo della decisione riportato dai media, la Dahmani è oggetto di un'indagine per "uso di reti di comunicazione per diffondere informazioni false con l'obiettivo di mettere in pericolo la pubblica sicurezza" e per "incitamento all'odio", ai sensi del decreto -Legge 54. (Antifake news). 
   

Fermo giudiziario per due giornalisti

    La procura ha disposto il fermo giudiziario per 48 nei confronti dell'animatore radiofonico Borhene Bssais e del giornalista Mourad Zeghidi, dopo un'interrogatorio di diverse ore. Lo riferisce il media Businessnews.com.tn che cita il difensore di Zeghidi, Ghazi Mrabet, secondo cui il provvedimento è legato alle analisi politiche e sociali del suo assistito fatte negli ultimi mesi su
Radio Ifm nel programma Impossible Show.

    L'avvocato e opinionista Sonia Dahmani, arrestata ieri sera alla sede dell'Ordine dei giornalisti di Tunisi,  Mourad Zeghidi e il
conduttore Borhen Bssais fanno tutti parte, del programma Impossible Show.

    Secondo il sindacato tunisino dei giornalisti Snjt, nell'ultimo anno e mezzo, più di 60 persone, tra cui giornalisti, avvocati e oppositori del presidente Kais Saied Saied, sono state perseguite sulla base del decreto legge 54 (Antifake news). 

La Lega per i diritti umani critica l'arresto

     La Lega tunisina per i diritti dell'uomo (Ltdh) ha criticato duramente l'arresto di Dahmani, in quello che l'associazione ha definito in una nota "un precedente pericoloso che la Tunisia non ha conosciuto nemmeno nei suoi periodi più bui di dispotismo".  

    "Sabato 11 maggio agenti di sicurezza in abiti civili e armati hanno fatto irruzione nella residenza di Al-Siyadi in via Ibn Khaldoun e arrestato l'avvocatessa e giornalista Sonia Al-Dhamani", che si trovava lì da giovedì 9 maggio, in seguito a un suo intervento
radiofonico. L'irruzione è stata accompagnata dall'aggressione a numerosi avvocati, giornalisti e attivisti presenti sul posto",
scrive l'Ltdh  

    "La Lega Tunisina per la Difesa dei Diritti Umani, mentre segue con grande preoccupazione l'escalation della
repressione e la restrizione dei diritti e delle libertà, nonché il continuo bersagliamento degli attivisti della società civile, avvocati, militanti e difensori dei diritti umani, denuncia l'aggressione flagrante e vergognosa contro gli avvocati e le avvocate nella sede dell'Ordine e chiede la punizione legale di chiunque sia risultato coinvolto in questo episodio. Rifiuta con fermezza il ritorno dello Stato di polizia, l'approccio securitario e l'uso della giustizia per eliminare critici, oppositori e dissidenti del potere.  Riafferma la sua
solidarietà con l'avvocatessa Sonia Al-Dhamani e con tutti i detenuti e prigionieri per la libertà di espressione e il loro diritto a criticare la situazione dei diritti e delle libertà nel paese, chiedendo la loro immediata liberazione e la sospensione delle azioni legali contro di loro".  

    "Esprime la sua solidarietà con gli avvocati, individualmente e collettivamente, per garantire un processo equo e li invita a
coordinarsi con le forze che difendono i diritti e le libertà per proteggere il diritto alla difesa e contrastare le violazioni e la tendenza autoritaria che mina il nostro paese e mira a le sue forze vive", aggiunge il testo

L'Ordine degli avvocati si mobilita,

     Gli avvocati tunisini sono in agitazione per l'arresto, all'interno dei locali dell'Ordine degli Avvocati di Tunisi della collega e opinionista Sonia Dahmani, indagata per aver fatto commenti sarcastici sulla situazione nel Paese in una trasmissione radiofonica.

   Il presidente del consiglio regionale degli avvocati di Tunisi (Onat), Laroussi Zguir,  ha annunciato l'inizio di uno sciopero generale nella circoscrizione della Grande Tunisi e la cessazione delle attività in tutti i tribunali a partire da lunedì 13 maggio. Il consiglio regionale ha inoltre chiesto il rilascio incondizionato e immediato dell'avvocato Dahmani, alla quale ha espresso il suo sostegno incondizionato, e invitato tutte le forze attive del Paese a mobilitarsi e ad unirsi per difendere la dignità dei cittadini e le loro libertà.

   Il Consiglio si riunirà oggi per prendere decisioni "sulla portata del grave attacco alla professione forense in seguito all'irruzione della polizia alla sede dell'Ordine", ha dichiarato alla Tap il suo presidente Hatem Mziou che ha descritto l'operazione come un "precedente pericoloso che viola la sacralità della professione legale".

    L'Ordine degli avvocati "non ha ricevuto alcuna comunicazione o notifica relativa alla presenza di un indagato o di un avvocato ricercato e non è stato nemmeno informato dell'emissione del mandato di arresto", ha sottolineato.

    La professione legale fa parte dello Stato e "violarne la sacralità è una violazione delle leggi, delle garanzie costituzionali e delle procedure legali del Paese". "Gli avvocati non sono contrari all'applicazione della legge e sono favorevoli allo Stato di diritto, che consente di rispettare la sede dell'associazione e di non compiere perquisizioni se non in presenza dei responsabili della professione e del giudice inquirente.

    Il portavoce del tribunale di Tunisi aveva dichiarato in serata che gli agenti di sicurezza incaricati di eseguire il mandato d'arresto ne hanno rispettato il contenuto e lo hanno applicato in conformità con la legge e che tutte le procedure legali sono state seguite. La notizia dell'arresto di Dahmani ha suscitato un'ondata di solidarietà anche da parte delle Ong locali. Dahmani è indagata per aver diffuso "false informazioni con l'obiettivo di nuocere alla sicurezza pubblica" e "incitamento all'odio", ai sensi del decreto legge 54.

    Un decreto, promulgato nel settembre 2022 dal presidente Kais Saied, che punisce con la reclusione fino a cinque anni chiunque
utilizzi reti di informazione e comunicazione per "scrivere, produrre, trasmettere diffondere notizie false con lo scopo di violare i diritti altrui o di nuocere alla sicurezza pubblica". 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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