L'Unione europea ha avviato un'indagine sugli appalti pubblici cinesi di dispositivi medici, secondo la Gazzetta ufficiale dell'Ue pubblicata oggi, con una mossa che rischia di aumentare ulteriormente le tensioni con Pechino.
Bruxelles teme che la Cina stia favorendo i fornitori locali e, nella Gazzetta ha spiegato i diversi modi in cui ciò potrebbe avvenire, compresa la politica "Buy China". L'Ue teme inoltre che la Cina possa imporre restrizioni alle importazioni e condizioni "che portano a offerte basse in modo anormale che non possono essere sostenute da aziende orientate al profitto", si legge nella nota.
"L'obiettivo finale" dell'Europa "è sempre la parità di condizioni". Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue, Eric Mamer, dopo l'annuncio dell'apertura di un'indagine sugli appalti pubblici cinesi di dispositivi medici.
"La nostra aspettativa è che il mercato cinese degli appalti pubblici sia aperto per noi tanto quanto il nostro lo è per loro", ha aggiunto un altro portavoce Ue, evidenziando che "come primo passo" l'Ue si impegnerà "in modo costruttivo con la Cina attraverso il dialogo per cercare di trovare soluzioni". "Solo se il dialogo non dovesse dare un esito giusto ed equo esamineremo opzioni alternative", ha aggiunto.
In risposta, Pechino ha accusato l'Ue di "protezionismo sui dispositivi medici".
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