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Dagli eurobond alla Bei, le idee per la difesa Ue

Dagli eurobond alla Bei, le idee per la difesa Ue

Le opzioni sul tavolo per far crescere l'autonomia militare

BRUXELLES, 21 marzo 2024, 21:12

di Valentina Brini

ANSACheck

Una moneta da 1 euro - RIPRODUZIONE RISERVATA

   "Investire di più, meglio ed europeo". Lo slogan coniato a febbraio da Ursula von der Leyen per dare vita alla nuova difesa comune si articola in proposte già messe nero su bianco e ipotesi ancora da esplorare. Con un deciso cambio di paradigma l'Europa punta a ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti - guardando alla minaccia del ritorno di Donald Trump - e a rafforzare l'industria bellica all'interno dei confini continentali. Resta però il nodo sulle modalità di finanziamento per realizzare l'autonomia militare.

    Ecco i punti principali sul tavolo dei leader Ue riuniti a Bruxelles:

   * FONDI - Il primo piano di investimenti (Edip) stilato vale 1,5 miliardi di euro dal bilancio comune fino al 2027.

    * EUROBOND - L'idea di un nuovo fondo comune da 100 miliardi di euro dedicato alla difesa e ispirato al Recovery fund e al programma Sure - avanzata dal presidente francese Emmanuel Macron e dalla premier estone Kaja Kallas, con il sostegno del premier belga De Croo - divide i Ventisette nell'ormai classica spaccatura tra i frugali del Nord Europa e il fronte che chiede solidarietà.

    * PROJECT BOND - In caso di mancata intesa sui Defence bond, un passo intermedio sarebbe rappresentato da obbligazioni emesse da più Paesi membri per progetti industriali che li accomunano.

    * BEI - La Banca europea per gli investimenti rivedrà la sua politica di prestito per aumentare i fondi concessi alle attrezzature a duplice uso militare e civile come i droni.

    * ACQUISTI CONGIUNTI - La nuova strategia industriale (Edis) invita i Ventisette ad acquistare almeno il 40% degli armamenti in modo collaborativo entro il 2030. Un'inversione di marcia rispetto alla linea tenuta dopo l'invasione russa dell'Ucraina, con il 78% delle commesse distribuite fuori dai confini europei, il 63% delle quali negli Usa.

    * COMMERCIO IN EUROPA - Seguendo il principio del 'Buy European', il valore degli scambi commerciali di armamenti tra i Ventisette dovrà rappresentare almeno il 35% del valore dell'intero mercato continentale entro il 2030. Oggi la quota è del 15%. 
   

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