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Svolta in Polonia, l'opposizione filo-Ue ha la maggioranza

Svolta in Polonia, l'opposizione filo-Ue ha la maggioranza

Il PiS è primo ma non basta. Tusk esulta: 'Sconfitti i populisti'

BERLINO, 16 ottobre 2023, 16:36

di Rodolfo Calò

ANSACheck

Donald Tusk - RIPRODUZIONE RISERVATA

Donald Tusk - RIPRODUZIONE RISERVATA
Donald Tusk - RIPRODUZIONE RISERVATA

   Anche dopo lo spoglio di oltre la metà (56%) dei voti delle elezioni parlamentari di ieri in Polonia, nel pomeriggio di oggi si stavano confermando i risultati previsti dagli exit poll diffusi ieri sera e stamattina: Pis di Jaroslaw Kaczynski sta ottenendo il 40%, la Ko di Donald Tusk il 28%, Terza Via il 14%, la Sinistra l'8% e Confederazione 7%. E quanto risulta dal sito della Commissione elettorale nazionale polacca. Rispetto all'exit poll di ieri lo scostamento è al massimo di quattro punti. 

   Se i dati definitivo dovessero confermare queste cifre, si tratterebbe di una vera e propria svolta politica: Varsavia dovrebbe abbandonare la deriva sovranista e anti-Ue che l'ha caratterizzata per otto anni e ritornare ad un rapporto più conciliante con l'Unione europea. Nelle elezioni legislative, il partito conservatore e nazionalista Diritto e Giustizia (PiS) guidato da Kaczynski è arrivato primo come previsto, distanziando l'alleanza elettorale centrista ed europeista 'Coalizione Civica' (Ko) dell'ex presidente del Consiglio europeo Tusk, che potrebbe però contare su una maggioranza di 248 deputati al Sejm, la Camera bassa, considerando le alleanze con due partiti minori che si sono già dichiarati disposte a governare con lui.

    "Questo periodo cupo è finito, il regno populista di Diritto e Giustizia è finito", ha esultato Tursk ieri in serata davanti ai suoi sostenitori. "La Polonia ha vinto, la democrazia ha vinto", ha scandito evidentemente già sicuro del risultato. Anche se il presidente polacco Andrzej Duda dovrebbe affidare l'incarico esplorativo al partito vincitore delle elezioni, il PiS di Kaczynski e del premier uscente Mateusz Morawiecki potrebbe solo cercare di convincere i peraltro ufficialmente riluttanti estremisti di destra di Confederazione: il partito razzista, omofobo e intenzionato a tagliare gli aiuti militari all'Ucraina avrebbe però raccolto solo il 7% dei voti e quindi 12 deputati che porterebbero la coalizione di destra a controllare solo 212 parlamentari su 460.

Video Polonia al voto, Tusk: 'Ha vinto la democrazia'

 

    Tusk invece può già contare sulla neonata alleanza di centro-destra 'Terza Via, composta dal Partito popolare polacco, di orientamento agrario, e da Polonia 2050, che ha un programma simile a quella di Ko e che avrebbe raccolto il 13% e soprattutto ben 55 deputati. A questi si aggiungerebbero i 30 dell'alleanza social-democratica, filo-Ue e progressista La Sinistra, che avrebbe ottenuto l'8,6%. C'é però l'ultima incognita della soglia di sbarramento dell'8% per le alleanze contro cui rischia di andare a sbattere la Sinistra: se andasse sotto, farebbe confluire i propri seggi al PiS, in quanto vincitore ,in base alle norme elettorali polacche. Gli otto anni (dal 2015) in cui il PiS si è ripetutamente scontrato con l'Ue, che in questo braccio di ferro sta trattenendo fondi miliardari, sembrano comunque volgere al termine. L'Europa rimprovera all'attuale governo di Varsavia non solo le riforme che hanno politicizzato il sistema giudiziario e trasformato i media di proprietà statale in uno strumento di propaganda. Kaczynski e Morawiecki sono nel mirino anche per aver irrigidito ulteriormente la già severa legge anti-aborto e accusati di fomentare l'omofobia.

Video Il Ppe celebra Tusk: 'La Polonia ha scelto l'Europa'

 

     A trainare la probabile vittoria di Tusk è stata l'affluenza alle urne, quasi sicuramente record da quando la Polonia vota in democrazia. In campagna elettorale, Tusk aveva giurato di "riportare la Polonia in Europa" e di invertire quello che aveva descritto come il corso illiberale del Paese, promettendo una Polonia aperta al dialogo con l'Europa unita e il mondo, tollerante, fedele ai diritti degli uomini e donne, sensibile ai problemi climatici e rispettosa dello stato di diritto. "La maggioranza dei polacchi ha votato per il cambiamento. Vogliono una Polonia forte, stabile e orientata al futuro nel cuore dell'Ue. I polacchi hanno scelto lo stato di diritto, tribunali e media liberi, un esercito apolitico e la democrazia. Hanno scelto l'Europa", ha scritto in serata su X il gruppo del Partito popolare europeo (Ppe).

Video Polonia al voto per scegliere tra sovranismo e Ue

 

 

Weber e Prodi soddisfatti

   "Ottime notizie dalla Polonia. Il popolo polacco si è mobilitato in massa per aprire una nuova era per il Paese. Grandi complimenti al nostro amico Donald Tusk". Lo scrive su X il leader del Ppe, Manfred Weber. "Nessuno può ostacolare la Polonia e il suo futuro europeo", aggiunge Weber. 

   E secondo l'ex premier Romano Prodi, anche se "prima di tutto bisogna aspettare i risultati definitivi" del voto,  "se i risultati
sono quelli che sembrano, abbiamo avuto un cambiamento enorme" e si tratta di "un messaggio importantissimo per l'Europa".  "La Polonia era la vera alternativa al progresso dell'Europa, assieme all'Ungheria, che ho sempre pensato molto più difficile da cambiare perché ha altre caratteristiche. In Polonia c'era un'opposizione forte, nessuno pensava che vincessero così in fretta ma si preparava questo cambiamento. Il fatto che sia avvenuto molto più rapidamente del previsto è qualcosa di nuovo, è un messaggio importantissimo per l'Europa, dà un'enorme speranza sul futuro".

   "La Polonia è un grande Paese - ha aggiunto Prodi - il governo di Kaczynski si era messo in tensione con tutti, compresa la Germania, non solo con la Russia ma con tutti i vicini. Adesso avremo una Polonia che collabora, il fatto che il prossimo probabile primo ministro", sia l'ex premier Donald Tusk che è stato "uno dei responsabili della politica europea è un cambiamento molto importante, anche simbolico". 

 

 

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