Il presidente del Kazakhstan,
Kassym-Jomart Tokayev, ha definito le proteste e i disordini dei
giorni scorsi, repressi implacabilmente con un bilancio di
decine di morti, come un "tentato colpo di Stato". E ha
dichiarato che le forze di sicurezza "non sparerebbero mai" su
manifestanti
pacifici. "Militanti armati che aspettavano dietro le quinte si
sono uniti alle proteste. L'obiettivo principale era ovvio:
insidiare l'ordine costituzionale, la distruzione delle
istituzioni governative e la presa del potere. E' stato un
tentato colpo di Stato".
Intanto il governo kazako fa sapere che le persone arrestate
dopo una settimana di disordini sono quasi 8.000. "Al 10 gennaio
sono 7.989 gli individui detenuti da organi del ministero degli
Interni", si sottolinea in un comunicato dello stesso ministero,
pubblicato sul sito del governo.
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