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Afghanistan, Qatar: molto delusi dai talebani

Afghanistan

Afghanistan, Qatar: molto delusi dai talebani

'Passi indietro sui diritti, cambino il loro modello islamico'

DOHA, 30 settembre 2021, 14:39

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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La scuola e l'università vietate alle ragazze e l'esclusione delle donne dal governo, i corpi di presunti criminali impiccati sulla pubblica piazza e la minaccia del ritorno alle punizioni corporali. A un mese e mezzo dalla presa di Kabul, anche il Qatar condanna le scelte oscurantiste dei talebani e lancia un appello ai mullah affinché seguano altri modelli di islam più inclusivi. "Siamo molto delusi dagli ultimi sviluppi in Afghanistan, che costituiscono un passo indietro" nella tutela dei diritti umani, ha detto oggi il ministro degli Esteri qatarino Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani in una conferenza stampa a Doha con l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell, che si è detto a sua volta "deluso" dalle azioni dei sedicenti studenti coranici, dopo le iniziali promesse di maggiore moderazione.

"Speriamo di poter riorientare il governo afghano", anche sfruttando "la forte influenza" del Qatar, ha spiegato Borrell. Uno sforzo che sarà cruciale in vista del G20 allargato sull'Afghanistan in formato virtuale, che sarà presieduto il 12 ottobre dall'Italia e, come annunciato dal premier Mario Draghi, affronterà "prima di tutto" il nodo della "catastrofe umanitaria" nel Paese.

Attore chiave nel nuovo Afghanistan, oltre ad aver già ospitato i colloqui tra Usa e talebani dello scorso anno, Doha spiega di voler utilizzare il suo ascendente in quanto Paese islamico. "Stiamo anche cercando di dimostrare ai talebani che i Paesi musulmani possono mantenere le proprie leggi e gestire le questioni delle donne. Uno degli esempi è lo Stato del Qatar, che è un Paese musulmano. Il nostro sistema - ha detto ancora Al-Thani - è un sistema islamico" in cui "abbiamo più donne che uomini nei lavori governativi e nell'educazione superiore".

La critica ai mullah sulle donne fa rumore perché giunge da uno dei suoi principali punti di riferimento nella comunità internazionale, che prima di tutti ha rotto gli indugi avviando colloqui diplomatici diretti a livello ministeriale e ha fornito un cruciale supporto tecnico-logistico per rimettere in funzione l'aeroporto di Kabul. Stamani, una nuova protesta di una decina di donne per reclamare il diritto alla studio è stata violentemente dispersa nella capitale afghana dai sedicenti studenti coranici, che hanno sparato in aria colpi d'arma da fuoco. "Non spezzate le nostre penne, non bruciate i nostri libri, non chiudete le nostre scuole", recitava uno striscione delle attiviste.

Per i talebani, che continuano a minacciare gli Usa di "conseguenze" se continueranno le loro "operazioni di droni" nello spazio aereo afghano, la sponda del Qatar appare cruciale anche alla luce della drammatica situazione interna, con quasi diecimila persone che tentano ogni giorno di lasciare il Paese, ma vengono bloccate dagli stessi mullah alla frontiera con il Pakistan. E con il blocco degli aiuti internazionali, è al collasso anche il sistema sanitario. Oltre 2 mila strutture hanno già chiuso, lasciando per strada 23mila sanitari, tra cui 7mila donne, ha riferito la Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, mentre secondo l'Oms meno del 20% dei centri di cura del Paese risulta ancora pienamente funzionante e in due su tre mancano le medicine di base.  

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