Il rallentamento del Pil provocherà
una ripresa dei flussi di sofferenze bancarie nel prossimo
biennio, dopo il miglioramento degli scorsi anni, tenendolo così
al di sopra dei livelli pre-crisi. E' quanto emerge dal rapporto
annuale Abi-Cerved che rivede in senso peggiorativo le
precedenti stime, a seguito della frenata dell'economia
italiana. E così dopo il 2,5% del 2018 in calo rispetto al 2017,
il tasso di ingresso in sofferenza resterà fermo al 2,5% nel
2019 per poi crescere lievemente nel 2020 (2,6%) e migliorare
nuovamente nel 2021 (2,4%).
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