"Dal ciclo di audizioni svolte alla
Camera sulle proposte di unificazione dell'Imu e della Tasi è
emersa la generale richiesta di ridurre il livello di tassazione
sugli immobili e di superare alcune palesi iniquità. Ad
affermarlo con forza, dopo Confedilizia, sono state in
particolare le cinque organizzazioni delle piccole e medie
imprese riunite in Rete Imprese Italia: Confcommercio,
Confesercenti, Confartigianato, Cna e Casartigiani". Lo afferma
in una nota il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani
Testa.
"Oltre a sollecitare il superamento dei moltiplicatori Monti,
nella sua audizione della scorsa settimana Confedilizia aveva
indicato alcune priorità: il mantenimento di una componente
legata ai servizi, ritenuto indispensabile anche dal Consiglio
nazionale dei dottori commercialisti (è stato lo stesso
sottosegretario al Mef Bitonci a dire che la nuova Imu 'deve
essere una tassa sui servizi'); l'eliminazione della tassazione
degli immobili inagibili o inabitabili e di quelli sfitti (il
Vicepremier Salvini aveva preannunciato questa misura almeno per
i negozi), che in qualche caso scontano anche l'Irpef (per
quelli occupati abusivamente, invece, la giurisprudenza ha già
iniziato a sancire la non tassabilità); il superamento della
discriminazione delle abitazioni di categoria catastale A/1, A/8
e A/9; un ampliamento delle ipotesi di deducibilità dalle
imposte sui redditi. Naturalmente, qualsiasi riduzione del
carico fiscale deve essere stabilita per legge e non lasciata
alla buona volontà dei Comuni. Altrimenti, siamo da
capo...".
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