Tra il 2014 e il 2016 la ricchezza
netta degli italiani è diminuita del 5%, quasi interamente per
il calo del prezzo delle case. E' quanto rileva l'Istat
nell'indagine sui bilanci delle famiglie italiane precisando che
la flessione è stata più marcata per i patrimoni più elevati.
Alla fine del 2016, precisa Bankitalia, le famiglie italiane
disponevano in media di una ricchezza netta, costituita dalla
somma delle attività reali e di quelle finanziarie, al netto
delle passività finanziarie, di circa 206.000 euro (218.000 euro
nel 2014). Il valore mediano, che separa la metà più povera
delle famiglie dalla metà più ricca, spiega ancora Bankitalia,
era significativamente inferiore (126.000 euro, da 138.000 euro
nel 2014), riflettendo la forte asimmetria della distribuzione.
e attività reali (immobili, aziende, oggetti di valore)
rappresentano l'87% del patrimonio lordo delle famiglie italiane
rilevato nell'indagine. Il loro valore, perlopiù determinato
dalla casa di residenza, diviene però apprezzabile dal quarto
decimo più povero, dove è in media pari a circa 70.000 euro, e
sale fino a quasi 800.000 euro nella media del decimo più ricco
delle famiglie. Per queste famiglie, la quota di attività
finanziarie sul patrimonio lordo oscilla attorno al 10%,
avvicinandosi al 20% solo per il 5% più ricco. Per contro, circa
il 70% delle famiglie appartenenti al decimo più povero della
popolazione non detiene attività finanziarie e circa metà non
possiede attività reali; per chi le detiene, i valori sono
contenuti (in media pari a circa 1.500 e 2.500 euro,
rispettivamente). Alla fine del 2016, la quota di famiglie che
detenevano attività finanziarie è ancora salita, all'84% dal
minimo del 79% raggiunto nel 2012, tornando sui livelli
prevalenti prima della crisi finanziaria. Il valore medio
familiare di tali attività era pari, tra chi le possedeva, a
33.000 euro (31.000 euro a prezzi costanti nel 2014). Tra il
2006 e il 2016 la ricchezza finanziaria è divenuta più
concentrata: la quota di attività finanziarie posseduta dalla
metà delle famiglie con ricchezza netta più bassa è scesa di
circa 5 punti percentuali, a poco meno dell'11%; quella detenuta
dal 10% più abbiente è salita di quasi 5 punti, a poco meno del
53%. Alla fine del 2016, quasi il 70% delle famiglie italiane
possedeva l'abitazione di residenza e circa un quarto di esse
possedeva anche altri immobili; solo il 2% delle famiglie
possedeva immobili che non comprendevano l'abitazione
principale. La quota di famiglie proprietarie dell'abitazione di
residenza è rimasta sostanzialmente stabile rispetto al 2006.
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