Le imprese di abbigliamento,
automotive, alimentare e arredamento, settori trainanti del Made
in Italy, occupano 2,1 milioni di lavoratori, generano 454
miliardi di euro di fatturato, 105,5 miliardi di valore aggiunto
e 193,4 miliardi di export sul totale di 420 miliardi di tutti i
settori legati all'eccellenza italiana.
Di questi, ultimi oltre un terzo si stima siano legati
all'iconicità del marchio "Made in Italy", ossia a quell'insieme
di caratteristiche che i consumatori associano a un prodotto
italiano. È quanto emerge dall'indagine "Quale valore del brand
Made in Italy nel mondo", realizzata da Unioncamere in
collaborazione con Assocamerestero e la rete delle Camere di
Commercio Italiane all'estero, presentata oggi durante il
convegno "Italia: un valore nel mondo".
Lo studio ha coinvolto 3mila rispondenti, tra cui aziende
italiane iscritte alla rete delle Camere di Commercio Italiane
all'Estero e i loro rappresentanti, imprese italiane
esportatrici, distributori e fornitori di prodotti italiani. Tra
le caratteristiche i consumatori stranieri apprezzano di più del
brand "Made in Italy": elevata pregevolezza dei materiali,
iconicità e design di altissima qualità.
"Il Made in Italy è un brand trasversale che accomuna tutte le
nostre imprese: è il biglietto da visita dell'Italia
all'estero", ha commentato Andrea Prete, Presidente di
Unioncamere. "Racchiude una cultura imprenditoriale che
simboleggia l'eccellenza nei campi più svariati,
dall'arredamento al design, dalla moda all'agroalimentare".
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