"Superare la vecchia strategia,
puntando sull'attrazione degli investimenti, e mettere le
imprese al centro del nuovo processo di sviluppo delle aree
interne, puntando su crescita economica e creazione di posti di
lavoro": il vicepresidente per economia, credito, finanza e
fisco della Piccola Industria di Confindustria, Pasquale
Lampugnale, lo ha sottolineato presentando alla Camera il
'rapporto aree interne della Campania', realizzato da
Confindustria Campania, Piccola Industria e Commissione speciale
aree interne del Consiglio Regionale della Campania, in
collaborazione con le Università degli Studi del Sannio, di
Salerno e della Campania Luigi Vanvitelli. "Sono alcuni degli
obiettivi prioritari - spiega - previsti nei 10 punti emersi
dalle audizioni" sul territorio "e che potrebbero costituire i
contenuti della programmazione prevista nell'ambito del Piano
strategico nazionale delle aree interne contemplato nel decreto
Sud e di un master plan unico regionale per le aree interne a
valere sulla programmazione dei Fondi Ue".
I '10 punti' vanno dal proporre una "nuova strategia:
l'intera provincia da considerare area interna" ad approfondire
analisi e metodo di intervento su "attrazione degli investimenti
e creazione posti di lavoro", "infrastrutture materiali e
immateriali", "fiscalità di vantaggio premiale per le Zes delle
aree interne", "burocratizzazione e semplificazione",
"sostenibilità", "energie rinnovabili e modello di condivisione
del valore creato", "legge di riordino dei Comuni",
"policentrismo", con anche "la creazione di un centro di ricerca
per lo sviluppo delle aree interne in partnership con
l'Università Federico II".
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