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Stallo in Ue,rinviato ancora il voto su stop auto inquinanti

Stallo in Ue,rinviato ancora il voto su stop auto inquinanti

Lega, è un grande segnale. Pichetto, ascoltate le resistenze. Urso, abbiamo svegliato l'Europa

BRUXELLES, 03 marzo 2023, 12:39

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il voto sullo stop alla vendita di veicoli di nuova immatricolazione a benzina o diesel dal 2035 è stato rinviato a data da destinarsi e non è dunque entrato nell'agenda dei lavori della riunione dei Rappresentanti Permanenti aggiunti dei 27. Lo fa sapere la presidenza svedese. Plaudono i rappresentanti del governo italiano.

A pesare, oltre al no dell'Italia e alle posizioni di fatto contrarie di Polonia e Bulgaria (sebbene Sofia a novembre si sia astenuta), è la posizione della Germania. Il punto è stato stralciato anche dal Consiglio Ue dei ministri dell'educazione, che il 7 marzo era chiamato alla mera ratifica formale dell'accordo. 

Il rinvio è "un grande segnale arrivato anche grazie alla Lega: è stata
ascoltata la voce di milioni di italiani, e il nostro governo ha
dimostrato di offrire argomenti di buonsenso sui tavoli
internazionali, a difesa della nostra storia e del nostro
lavoro. La strada è ancora lunga ma non ci svenderemo alla Cina.
La Lega c'è", afferma il partito guidato da Matteo Salvini
commentando sui social la notizia arrivata dalla presidenza
svedese. 

"Il nuovo rinvio in sede Ue sulla decisione riguardante lo stop ai motori termici al 2035 tiene giustamente conto di una forte resistenza di alcuni Paesi europei, con l'Italia in prima fila, a un'impostazione del
Regolamento troppo ideologica e poco concreta". Lo scrive il
Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto
Pichetto.  "L'Italia - prosegue Pichetto - ha una posizione molto chiara: l'elettrico non può essere l'unica soluzione del futuro, tanto più se continuerà, come è oggi, ad essere una filiera per pochi. Puntare inoltre sui carburanti rinnovabili - spiega il ministro - è una soluzione strategica e altrettanto pulita, che consente di raggiungere importanti risultati ambientali, evitando pesanti ripercussioni negative in chiave occupazionale e produttiva".

 "L'Italia ha svegliato l'Europa e la decisione del rinvio è un
segnale importante. Mi auguro che ora ci sia una riflessione
comune per una competitività sostenibile anche nel settore
automotive". Lo afferma il ministro delle Imprese e del Made in
Italy, Adolfo Urso.



   

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