Sfiora i 2 miliardi di euro la spesa
degli italiani per il cenone di Capodanno che risale a 1,95
miliardi. Vale 250 milioni più dell'anno scorso, ma ancora 200
milioni meno di prima della pandemia, secondo un'indagine del
Centro studi di Confcooperative. La maggiore spesa rispetto al
2021 è determinata dalla spirale inflattiva più che dalla
crescita delle tredicesime (+4% fino a 45,7 miliardi). E il
brindisi sarà da un "calice amaro per le persone scivolate in
povertà per la lockdown economy che ha gonfiato l'esercito dei
poveri portandolo a 10 milioni di persone", si legge nel testo.
"La recrudescenza della crisi economica, gli effetti della
ripresa, per alcuni ma non per tutti, detterà una spesa
improntata all'attenzione e vicina allo spreco zero", prevede
Confcooperative. Tre famiglie su cinque aspetteranno in casa la
mezzanotte, mentre una su cinque brinderà al 2023 in viaggio e
altrettante trascorreranno la serata in ristoranti o sale con
cenoni organizzati. Una scelta diffusa sarà poi prendere cibo da
asporto (farà così una famiglia su 5).
I cenoni esalteranno le eccellenze tradizionali
dell'agroalimentare Made in Italy a partire dalle bollicine
nazionali, che saranno preferite a quelle francesi e conteranno
circa 60 milioni di tappi saltati tra Natale e Capodanno. La
lenticchia di Castelluccio di Norcia registrerà il tutto
esaurito, spopoleranno poi vongole e frutti di mare per i primi
piatti, pesce per i secondi piatti ma anche carne, salumi, uova
e formaggi, frutta, verdura e dolci. Diverse sono le scuole di
pensiero in cucina con gli over 50 che puntano sulle ricette
tradizionali o di famiglia e i più giovani che navigano tra blog
e app per stupire ai fornelli: ecco quindi piatti di crudi con
avocado, rombo in crosta di cacao, risotto gamberi e liquirizia,
filetti di pesce con mele e uva bianca.
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