L'Italia è oggi quintultima
nell'Europa a 27 per autonomia energetica (22,5% contro il 39,5%
di media Ue al 2019 secondo l'indice elaborato da The European
House - Ambrosetti) ma è seconda per disponibilità di risorse
rinnovabili sul proprio territorio. Sfruttando le sue materie
prime - acqua, vento, sole e rifiuti - e agendo su
elettrificazione dei consumi
ed efficientamento, il nostro Paese può raggiungere il 58,4% di
autonomia, quasi triplicando gli attuali livelli. In questo
obiettivo il Centro-Sud del Paese riveste un ruolo chiave. E'
quanto emerso dal report "Verso l'autonomia energetica italiana:
il ruolo del Centro Sud" presentato questo pomeriggio dal
presidente di A2A Marco Patuano insieme al partner e
responsabile Area Sustainability di The European House
Ambrosetti Carlo Cici.
In particolare, evidenzia il rapporto, a tecnologie correnti
e vincoli normativi e strutturali in essere, le Regioni del
Centro Sud potrebbero generare, sul totale della nazione, il 60%
della potenza solare addizionale (105,1 GW totali a livello
nazionale) attraverso installazioni su tetti e impianti a terra
e il 95% dell'opportunità di sviluppo per l'eolico
(21,1 GW totali a livello nazionale) per 1/3 proveniente da
attività di revamping e repowering degli impianti già esistenti.
Per quanto concerne invece il settore idroelettrico, il Centro
Sud rappresenta il
23% della potenza idroelettrica addizionale (3,3 GW totali a
livello nazionale).
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