Piazza Affari solida e
sostanzialmente in linea con l'Europa il giorno dopo il via
libera alla manovra da parte del Governo Meloni: l'indice Ftse
Mib ha chiuso in rialzo dello 0,96% a 24.590 punti, l'Ftse All
share in crescita dello 0,91% a quota 26.587.
I mercati azionari del Vecchio continente hanno infatti
concluso tutti in rialzo: la Borsa migliore è stata quella di
Madrid, che ha segnato un aumento finale dell'1,6%, seguita da
Londra salita di un punto percentuale. Positiva anche Amsterdam
(+0,8%), mentre Parigi e Francoforte sono cresciute dello 0,3%.
In aumento sopra il punto percentuale anche il listino
azionario di Mosca, con il prezzo del gas che non ha guardato al
'price cap' Ue che scatterebbe quando il valore predefinito del
metano superasse i 275 euro per Megawattora: il future sul gas
con consegna a dicembre ha infatti chiuso a 119 euro al
Megawattora, con un aumento finale del 3%.
Spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni piatto: il
differenziale ha chiuso la seduta sui mercati telematici a 192
punti base, con il rendimento del prodotto del Tesoro al 3,89%.
I mercati finanziari hanno infatti guardato soprattutto al
rialzo sopra gli 81 dollari del prezzo del petrolio dopo che
l'Opec+ non ha aumentato la produzione di greggio.
Così a Milano i titoli migliori sono stati Tenaris (+6%), con
Eni che ha chiuso in aumento del 4,5%. Bene anche Tim, in
crescita finale del 3,4% in attesa di novità dal Governo sulla
rete. Solida Leonardo (+2,1%), mentre qualche vendita si è
registrata su Mps (-0,9%) e Recordati, che ha ceduto l'1,1%
finale.
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