Le Borse europee rallentano mentre
si valutano le posizioni delle banche centrali sul fronte delle
politiche monetarie. Gli investitori guardano con grande
interesse al raffreddamento delle tensioni geopolitiche tra Usa
e Cina. Sotto i riflettori resta l'andamento della crescita
globale, con l'impatto dei prezzi dell'energia e delle materie
prime. Sul fronte valutario l'euro si rafforza sul dollaro a
1,0406, con un incremento dello 0,7% e portandosi ai livelli di
inizio luglio scorso.
L'indice d'area stoxx 600 guadagna lo 0,1%. In terreno
negativo Francoforte e Madrid (-0,2%), Parigi (+0,3%), Londra
(+0,1%). I listini sono sostenuti dalle utility (+0,8%), con il
prezzo del gas in rialzo. Ad Amsterdam le quotazioni guadagnano
il 9,5% a 124 euro al megawattora. Bene anche le banche (+0,4%)
e le auto (+0,1%).
Poco mosso il comparto dell'energia (+0,08%) con il petrolio
che riguarda nuovi cali. Il wti e il brent sono appaiati a 85
dollari al barile, con un calo dello 0,9%. Tra i comparti azioni
sono in flessione l'informatica (-0,3%) e le tlc (-0,6%).
Prosegue il calo i rendimenti dei titoli di Stato. Lo spread
tra Btp e Bund è stabile a 201 punti, con il tasso del decennale
italiano al 4,13% (-3 punti base). In flessione anche i
rendimenti dei Paesi 'periferici' con la Spagna al 3,15% (-3
punti base) e la Grecia al 4,28% (-2 punti).
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