Le Borse europee allungano il passo
dopo l'avvio deciso di Wall Street in scia ai dati sul lavoro
americano, che confermano la forza dell'economia a stelle e
strisce, grazie alla creazione di un maggior numero di posti di
lavoro di quelli attesi pur in presenza di un tasso di
disoccupazione crescente per effetto di una maggiore
partecipazione al mercato del lavoro.
Parigi avanza del 3,3%, Francoforte e Milano del 2,9% e
Londra del 2,4% mentre a New York i tre principali indici
salgono di circa l'1,7%, in attese di avere indicazioni più
chiare su quello che potrebbe fare la Fed dai dati
sull'inflazione americana della prossima settimana. Le scommesse
su una frenata della stretta monetaria fanno sprofondare il
dollaro, che registra il calo più consistente dal marzo 2020,
cedendo l'1,8% sull'euro, con cui scambia a 0,992.
A spingere i listini europei sono anche le voci che
rimbalzano dalla Cina sulla possibile fine delle stringenti
politiche 'zero Covid', che danno slancio ai titoli del lusso
(+7,1% l'indice di settore) e a quelli minerari (+4,3%), facendo
prendere il volo a titoli come Anglo American (+12,2%), Swatch
(+9,4%) e Kering (+8%). La fine delle restrizioni in Cina fanno
decollare anche il prezzo del petrolio, con il Wti che balza del
4,1% a 91,8 dollari al barile. Ancora vendite invece sul gas che
sprofonda dell'8,3% a 115 euro la megawattora.
Vola Adidas, salita fino al 29%, sulle indiscrezioni di un
arrivo del ceo di Puma, Bjorn Gulden alla guida del marchio
sportivo tedesco. In lieve rialzo i rendimenti dei titoli di
Stato dell'Eurozona, con lo spread Btp-Bund in lieve calo a 214
punti base. A Piazza Affari volano Pirelli (+11,1%), Moncler
(+8,8%) e Amplifon (+6% in asta di volatilità) mentre sprofonda
Mps (-12,4%), le cui azioni vengono scaricate dalle banche del
consorzio di garanzia, e Leonardo (-6,7%) in scia ai conti.
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