Si muovono con difficoltà le
principali borse europee nella prima parte della mattinata dopo
dati non incoraggianti dal Regno Unito, dove il Pil è sceso
oltre le stime in agosto a causa dell'inatteso calo della
produzione manifatturiera e di quella industriale. Milano (Ftse
Mib -1,2%) è la peggiore, preceduta da Madrid (-1,1%),
Francoforte (-0,74%), Parigi (-0,55%) e Londra (-0,3%), favorita
dal rialzo della sterlina a seguito delle indiscrezioni su un
prolungamento del programma di acquisti di titoli da parte della
Banca d'Inghilterra.
Il calo del barile di greggio (Wti -0,37% a 88,97 dollari,
Brent -0,15% a 94,16 dollari) frena Eni (-1,05%), Saipem
(-1,43%), Shell (-0,4%) e TotalEnergies (-0,35%) a differenza di
Bp (+0,44%). Pesa il comparto auto con Stellantis (-2,65%),
Renault (-2,33%), Volkswagen (-1,5%) e Mercedes (-1,4%) più
colpite di Ferrari (-0,45%). Crolla Philips (-10,98%) dopo i
preliminari del terzo trimestre e il taglio delle stime sul
quarto a causa di problemi negli approvvigionamenti.
In rialzo a 236,1 punti il differenziale tra Btp italiani e
Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in
crescita di 3,2 punti al 4,68% e quello tedesco di 3,6 punti al
2,32%. Cedono i bancari Lloyds (-4,13%), Barclays (-3,81%), Bnp
(-2,55%), Intesa (-2,06%), Unicredit (-2,24%), Bper (-2,16%) e
Banco Bpm (-1,83%). Si muove in controtendenza Mps (+2,11%) , il
cui Cda si dovrebbe aggiornare oggi per decidere sull'aumento di
capitale da 2,5 miliardi di euro.
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