Borse europee pesanti a metà
mattinata con Francoforte (-3%) in testa ai ribassi, davanti a
Milano (-2,4%), Parigi (-2%) e Londra (-0,9%). La corsa del
prezzo del gas, che ad Amsterdam si muove attorno ai 280 euro al
megawattora (+31,6% a 282,5 euro) spaventa gli investitori, che
temono le conseguenza per l'economia e l'inflazione di uno stop
delle forniture russe all'Europa. Ne fa le spese anche l'euro,
che fatica a mantenere quota 0,99 sul dollaro (-0,4% a 0,991),
come pure i titoli di Stato dell'Eurozona, che non si salvano
dalle vendite: i rendimenti sono tutti in crescita con quello
del Btp decennale che si avvicina nuovamente a quota 4% (+13
punti base al 3,957%) mentre lo spread con il bund tedesco si
allarga a 394 punti.
Intanto riprende la corsa del petrolio, spinto dall'attesa
per un talio alla produzione da parte dell'Opec+: wti e brent
salgono di circa 2,5 punti percentuali, con il primo a quota
89,1 e il secondo a 95,5 dollari il barile. Non a caso sulle
Borse europee i titoli dell'energia sono gli unici che si
salvano dalle vendite: a Piazza Affari guidano i ribassi
Interpump (-4,6%), Pirelli (-4%) e Stellantisi (-3,9%).
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