Le Borse europee proseguono in
pesante ribasso a metà mattinata dopo l'invasione dell'Ucraina
da parte della Russia. Francoforte cede il 3,3%, Parigi il 3,1%,
Londra il 2,4% mentre Milano, in calo del 3,5%, indossa la
maglia nera, con i titoli più esposti verso Russia ed Est
Europa, come Unicredit (-7%), Pirelli (-6,9%) e Buzzi (-6,2%)
sommersi dalle vendite. Si accentua ulteriormente il balzo del
petrolio, che sale di quasi il 7%, con il Brent a quota 103,5
dollari al barile e il Wti a un passo da quota 98. Riprende la
sua corsa anche il gas, che balza del 33% sia ad Amsterdam che a
Londra. Recuperano un po' di terreno i future su New York, con
Dow Jones e S&P in calo dell'1,6% e Nasdaq del 2,2%. Recupera
terreno la Borsa di Mosca, arrivata a perdere fino al 45%: ora
l'indice Moex cede il 24% mentre anche il rublo, sostenuto dalla
Banca centrale russa, limita il ribasso sul dollaro al 2,5%,
scambiando a 83,7 sul biglietto verde.
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