Wallife, startup Insurtech italiana
focalizzata sulla protezione dell'individuo dai rischi derivanti
dall'innovazione tecnologica e dal progresso scientifico nelle
tre aree di genetics, biometrics e biohacking, ha raccolto nella
prima fase di finanziamento 4,8 milioni di dollari. Con questo
risultato - si legge in una nota - l'azienda si pone al sesto
posto in Europa nel settore insurtech per valore del round di
investimento Seed secondo la classifica di Crunchbase, tra i
principali database a livello globale di informazioni
finanziarie su aziende private, in particolare Start-Up.
Fondata nel 2021 da Fabio Sbianchi, imprenditore visionario
già fondatore di Octo Telematics nel 2002, Wallife - si legge
nella nota - ha suscitato l'interesse di oltre quaranta
investitori di grande influenza nel settore
economico-finanziario, tra cui Wellness Holding di Nerio
Alessandri, (fondatore e presidente di Technogym), Antonio
Assereto (Proximity Capital) e Andrea Dini (Aptafin) e altre
figure di spicco nel panorama finanziario internazionale tra
banche e private equities. A motivare l'interesse degli
investitori è la mission che Wallife si pone: studiare e
indagare i nuovi confini dei rischi, originati dal progresso
tecnologico e scientifico, legati all'esistenza stessa
dell'essere umano. In particolare i rischi ancora sconosciuti
sono quelli derivati dalle innovazioni in ambito genetico
(conservazione di materiale biologico e identità genetica), i
potenziali pericoli relativi ai dati biometrici (impronte
digitali, riconoscimento facciale) e, da ultimo, quelli
riguardanti il biohacking (uso delle tecnologie all'interno del
corpo umano, quali protesi e dispositivi medici impiantabili).
È previsto nel corso del 2022 un secondo round di
investimenti finalizzato alla realizzazione e al lancio di nuovi
prodotti.
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