Le nubi di guerra si addensano sui
mercati con i listini europei che restano incagliati in una
raffica di vendite in tutti i settori. Le tensioni tra Russia e
Ucraina si aggiungono ad un nervosismo dei mercati che si
trascina da diverse sedute, per i timori delle prossime mosse
delle banche centrali per contrastare l'avanzata
dell'inflazione.
Nel Vecchio continente maglia nera per Milano che cede il
3,1%, dopo aver sfiorato il -4%. Restano pesanti anche
Francoforte e Parigi (-3,2%), Madrid (-2,6%), Londra (-1,9%) e
Amsterdam (-2,6%). Le banche (-3,4%) sono il comparto azionario
maggiormente colpito mentre proseguono le tensioni sui titoli di
Stato. Soffrono anche i tecnologici (-3,2%), le utility (-1,8%)
e l'energia (-1,5%). Male il turismo (-3%) e le compagnie aeree
(-4,6%).
A Piazza Affari in netto calo gli istituti di credito con Mps
(-5,3%), Bper (-5,1%), in vista dell'offerta al Fitd per Carige
(-0,01%), Intesa e Unicredit (-4,5%) e Banco Bpm (-3,7%) . Male
anche Azimut (-5,1%) e Cnh (-5,3%). Nel listino principale in
controtendenza Snam (+1,7%) e Saipem (+0,26%). Fuori dal listino
principale sospesa in asta di volatilità Gas Plus con un rialzo
teorico del 17%. Vola Be Shaping the Future (+26,70%), dopo
l'interesse di Engineering.
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