Dopo il forte rimbalzo messo a segno
nel 2021, l'economia italiana proseguirà su un sentiero di
crescita pur con ritmi meno elevati: il pil è atteso in aumento
vicino al 4% nel 2022 e oltre il 2% nel 2023. E' quanto emerge
dal rapporto annuale 2021 sulle prospettive dell'economia ,
realizzato dall'Area Studi Legacoop e Prometeia mentre il
presidente di Legacoop Mauro Lusetti lancia l'allarme per il
caro bollette. "Temiamo che quel che non è riuscita a fare la
pandemia, finisca
per accadere proprio ora che ci si attendeva un rilancio del
Paese, che vediamo già ridimensionato negli scenari". "Per
questo dobbiamo ribadire con forza la nostra preoccupazione, e
la richiesta di adeguate, rapide e incisive politiche per
alleviare l'impatto del caro-energia", dice Lusetti.
Sulle tendenze economiche, secondo il rapporto, incidono a
breve termine, un'inflazione più elevata delle attese (a gennaio
+4,8% su base annua, il tasso più elevato da 26 anni), trainata
essenzialmente dai rincari dell'energia e delle materie prime,
che aumenta le pressioni sulle banche centrali, spingendo le
politiche monetarie a muoversi in anticipo rispetto alle attese
di qualche mese fa, e alimenta il rischio che l'erosione del
potere di acquisto delle famiglie rallenti la ripresa, anche se
in prospettiva non sono da attendersi nuove fiammate, con un
tasso di inflazione che dovrebbe collocarsi nell'intorno del
3.5% nel 2022, ma scendere decisamente verso l'1% nel 2023.
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