"Ripensare la politica dei fattori
produttivi" per affrontare la peggior crisi energetica dagli
anni '70, o "si rischia una nuova recessione". E prolungare da
marzo a giugno le garanzie pubbliche sui prestiti, permettendo
alle banche di continuare a sostenere le imprese e la ripresa.
Lo dice il presidente dell'Abi Antonio Patuelli in un Forum
con l'ANSA, soffermandosi anche sulla vendita del Montepaschi,
la cui maggioranza rimane al ministero dell'Economia dopo che
non è andata in porto l'acquisizione da parte di Unicredit. "La
costrizione a vendere una banca nazionalizzata" entro una data
predefinita "introduce una complessità" e l'esperienza delle
nazionalizzazioni in Gran Bretagna durante la crisi passata "ha
dimostrato che lo Stato deve vendere i suoi asset nel momento in
cui il mercato ha maggiore possibilità di acquisirli, non nei
momenti di difficoltà".
Cauto ottimismo, infine, sulle prospettive economiche del
2022, nonostante la partenza difficile a causa della pandemia e
della crisi energetica: "pessimismo della ragione di fronte alla
crisi energetica e alla ripresa della curva pandemica che non è
stata spezzata, ma assolutamente ottimismo della volontà nel
fare tutto possibile per trasformare le criticità in
potenzialità", ha detto il presidente dei banchieri.
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