Proseguono in calo nel primo
pomeriggio le principali Borse europee, con i crescenti timori
di nuove restrizioni e di chiusure con l'aumento dei contagi e
in particolare i timori per la variante Omicron, che incide
anche sul prezzo del greggio (wti -4,2%) a 67,8 dollari al
barile e il brent a 71,1 dollari. Pesa sui mercati, secondo
alcuni analisti, anche lo stop al piano di rilancio
dell'economia Usa. In lieve calo l'oro (-0,1%) a 1.796 dollari
l'oncia. In Europa resta in rialzo il gas naturale ad Amsterdam
(+5,5%) a 144,7 euro al MWh, con la domanda alimentata dalle
temperature invernali e, secondo alcuni analisti, anche dalla
chiusura di due reattori nucleari francesi, oltre che dai flussi
contingentati dalla Russia verso la Germania e le tensioni
geopolitiche che complicano la situazione sui gasdotti. In
Europa la peggiore Piazza è Francoforte (-1,8%9, seguita da
Madrid (-1,2%9, Parigi e Londra (-1%). In linea Milano (-1,8%),
con lo spread Btp-Bund in risalita a 130,8 punti e il rendimento
del decennale italiano allo 0,94%.
L'indice d'area del Vecchio continente, Stoxx 600, cede
l'1,5%. Tutti in rosso i petroliferi, a iniziare da Eni (-2,9%)
e Galp (-2,8%). Tra i materiali molto pesanti i titoli degli
imballi cartacei, da BillerudKorsnas (-8,8%) a Smurfit Kappa
(-3,1%). In rosso servizi di comunicazione e investimenti
immobiliari. Male molti farmaceutici, da Novo Nordisk (-10,3%) a
Bayer (-2,3%9, con eccezioni come Vifor (+2%) e Merck (+1%). In
negativo le banche, come Fineco (-2,7%) e Erste (-1,7%). Decisa
perdita per le auto, da Stellantis (-3,9%) a Renault (-3,8%).
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