Prosegue la seduta in calo Piazza
Affari (-0,8%), in linea con la maggioranza delle altre
principali Borse europee. Il forte rialzo del greggio (wti
+3,1%) a 81,8 dollari al barile e il brent a 84,4 dollari,
spinge i petroliferi, dall'impiantistica di Tenaris (+0,8%) a
Eni (+0,9%), mentre non basta a Saipem (-0,1%). Bene tra i
farmaceutici Recordati (+0,8%), non Diasorin (-2,3%).
Nell'industria, con i dati sulla produzione dei primi 8 mesi che
in mattinata sono stati dati in rialzo, guadagna Leonardo
(+0,7%), bene per le auto Stellantis (+0,7%), non Ferrari
(-0,7%), e tra i componenti sale Pirelli (+0,6%).
Non sono in forma le banche, a iniziare da Banco Bpm (-1,6%),
Mps (-1,1%), Intesa (-0,6%) e Unicredit (-0,3%), mentre lo
spread è salito a 103,9 punti e il rendimento del decennale
italiano allo 0,92%. In controtendenza Carige (+1,2%). Tonfo di
Bff (-12,4%) e Banco Desio e Brianza (-6,2%). Male anche quelle
d'affari, da Mediobanca (-1,7%) a Banca Generali (-1,2%), con
l'eccezione di Banca Mediolanum (+0,7%). In fondo al listino
principale Enel (-2,8%). Pesanti Amplifon (-2,6%) e Interpump
(-1,8%). Male tra i semiconduttori Stm, giù Tim (-1,5%).
Tra i titoli a minore capitalizzazione corsa di Immsi (+9,3%)
e Seco (+5,9%), dopo l'acquisizione della tedesca Garz & Fricke.
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